Trattori in presidio a Tradate: “Un weekend per protestare, poi torniamo a lavorare nei nostri campi”
Decine di trattori a Tradate per protestare contro leggi e costi del settore agricolo: "Le persone ci salutano e incoraggiano". Tra gli agricoltori anche Matteo, 15 anni: "Stare a contatto con gli animali e la terra ti nutre e ti dà la forza"
Sarà un weekend di mobilitazione per gli agricoltori in Provincia di Varese. I trattori che venerdì hanno sfilato sulla Varesina sabato e domenica saranno in presidio sotto lo striscione “W i contadini”. Agricoltori che sono arrivati qui con i loro trattori da Tradate, Varese e Carbonate fino ad arrivare a Turate, Carnago, Cislago o Lonate Pozzolo.
Ma per cosa si protesta? Marco, 58 anni agricoltore di Lonate Ceppino, spiega: «Per l’Europa che ci impone leggi che non va bene come quella di lasciare terreni incolti. L’Unione europea ci impone il 4% dei terreni a riposo, che noi non dobbiamo coltivare e questo non ci va bene. Altra cosa sono i prezzi del gasolio e i prezzi dei concimi che si sono alzati a dismisura negli ultimi mesi». Costi che poi vengono assorbiti con difficoltà dalle vendite: «a chi ha le vacche da latte pagano 45 centesimi al litro e poi nei supermercati quel latte lo rivendono intorno ai 2 euro».
Problemi, quelli del mondo agricolo, che si sono acuiti nel tempo. «In passato questo mestiere era meglio di adesso, meno problemi e meno burocrazia -racconta un altro agricoltore di 44 anni-. Le cose erano più semplici, si lavorava meglio qualcosa si riusciva a mettere via. Oggi si lavora per dare. Noi lavoriamo per far reddito, ma di reddito non ce n’è più».
Problemi e difficoltà che allontanano le nuove generazioni dai campi, ma non sempre. Matteo ha 15 anni, è di Tradate e tutti i giorni dopo la scuola va in stalla a lavorare. Per questo anche lui è al presidio. «Nonostante i problemi che abbiamo quello che mi hanno trasmesso è la loro passione per questo lavoro -racconta- . Se non avessero avuto passione, avrebbero cambiato lavoro e portato a casa qualcosa. Cosa mi piace di questo lavoro? Stare a contatto con gli animali e la terra, che ti nutre e ti dà la forza. Salire su un covone di paglia per me è felicità».
Un presidio, quello varesino, che raccoglie tanto supporto. «Ieri la gente ci applaudiva durante la sfilata -raccontano-. Ci hanno portato una cassa di birra e dei dolci e anche oggi gli automobilisti ci salutano. Abbiamo solidarietà dai cittadini e dal pubblico». Ma in ogni caso l’accampamento ha le ore contate: «Sabato e domenica staremo qua, poi lunedì si torna a lavorare nei nostri campi».
Dopo il corteo sulla Varesina agricoltori e trattori in presidio a Tradate fino a domenica
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