A Villa Cagnola l’eredità culturale del cardinale Attilio Nicora, nel 40° anniversario del nuovo Concordato

In occasione del 40° anniversario del nuovo concordato stipulato tra Stato italiano e Chiesa cattolica il 18 febbraio 1984, l’associazione Amici del cardinale Attilio Nicora, organizza un convegno di studi per approfondire il lascito culturale e spirituale del cardinale varesino, che fu protagonista nell’attuazione della revisione del primo concordato, siglato nel 1929 nell’ambito dei Patti Lateranensi.

Il convegno è in programma sabato 24 febbraio a Villa Cagnola, a Gazzada Schianno, con inizio alle 14,30.

Dopo l’introduzione di Cesare Chiericati, giornalista varesino e tra i fondatori dell’associazione, e i saluti istituzionali, quattro relatori approfondiranno altrettanti ambiti in cui Attilio Nicora ha lasciato un’impronta importante.

Monsignor Luigi Mistò, professore di teologia e sacre scritture all’Università Lumsa di Roma, illustrerà il ruolo da protagonista del cardinale nell’attuazione della revisione concordataria.

Seguirà l’intervento di Antonio Angelucci, professore associato di diritto canonico ed ecclesiastico all’Università dell’Insubria e docente alla facoltà teologica di Lugano, che spiegherà la revisione concordataria del 1984 con riferimento ad enti e beni ecclesiastici.

Lorenza Violini, professoressa ordinaria di diritto costituzionale all’Università statale di Milano, approfondirà un argomento spesso al centro di accesi dibattiti, ovvero il rapporto tra scuola e Costituzione in Italia alla luce della libertà educativa richiamata proprio dalla revisione concordataria del 1984.

Infine Lorella Palumbo, architetto ufficiale nazionale della Conferenza episcopale italiana per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto, analizzerà la revisione concordataria del 1984 con riferimento al patrimonio storico e artistico.

Alle 17,30 le conclusioni e spazio agli interventi del pubblico.

Il convegno gode del patrocinio di Villa Cagnola, dell’Università dell’Insubria, della Basilica di San Vittore e dell’Arcidiocesi di Milano.