Energi.Va: “Una formula che rimane vincente”
Assemblea annuale del Consorzio di acquisto di energia elettrica e gas metano di Univa. Il bilancio 2008: 200 soci, per un totale di 250 siti produttivi riforniti
Un anno “tumultuoso”. Caratterizzato da un andamento imprevedibile dei prezzi, da una forte speculazione finanziaria, da andamenti estranei ai mercati reali. Quelli del greggio, da cui dipende la produzione di energia elettrica e gas metano. I due ambiti in cui opera “Energi.Va”, il consorzio di acquisto dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese che ieri a Gallarate ha tenuto la propria assemblea annuale per fare un bilancio delle attività del 2008.
Partito dai numeri che fotografano la schizofrenia del mercato petrolifero. “Dai 90 dollari di dicembre 2007 – ha spiegato ai titolari d’impresa consorziati il Presidente di “Energi.Va”, Gianluigi Casati – i prezzi hanno cominciato a salire verso la soglia dei 100, superata di slancio ad inizio 2008, con una corsa al rialzo ha raggiunto il record di 147 dollari di fine estate”. Poi il crollo. Con i livelli scesi sotto i 50 dollari a novembre. Una situazione imprevedibile che, continua Casati, colpisce l’Italia più di tutti visto che è il paese dove la “generazione elettrica più dipende dagli idrocarburi”.
È in questo scenario mondiale e nazionale, sempre più deleterio per le imprese, che opera sul territorio “Energi.Va”, un consorzio per l’acquisto sia dell’energia elettrica, sia di gas metano costituito nel 1999 e che oggi conta circa 200 soci, per un totale di 250 siti produttivi riforniti. Con una logica molto semplice: aggregare la domanda, fare numero, per spuntare le migliori condizioni sul mercato. Formula che a quasi 10 anni di distanza rimane vincente, nonostante i numerosi specchietti per le allodole. Che spuntano sempre più spesso soprattutto sul fronte del mercato del gas che, ha sottolineato Casati nella sua relazione, “non presenta ancora quegli elementi di concorrenzialità e di pluralità di offerte che dopo 5 anni dalla completa liberalizzazione della domanda sarebbe lecito aspettarsi”.
Senza giri di parole il Presidente di “Energi.Va” ha sostenuto che gli obiettivi dichiarati dopo l’abbandono del monopolio non sono stati ancora raggiunti: “Trasparenza, efficienza e competitività restano tuttora delle mere dichiarazioni d’intento e non certo gli elementi qualificanti del nostro sistema energetico”. Da qui l’importanza, per le attività produttive del territorio, di legarsi ad un Consorzio come “Energi.Va”, il cui scopo “è che le nostre imprese possano almeno contare su controparti affidabili e su proposte contrattuali chiare ed economicamente competitive”. Obiettivi, secondo Casati, centrati anche nel 2008: “In questo senso credo di poter affermare che il nostro Consorzio ha fino ad oggi fornito risposte soddisfacenti in relazione a tali necessità, tanto è vero che la nostra impostazione operativa, unica in tutto il sistema confindustriale, è servita da stimolo ad altri consorzi, anch’essi desiderosi di affrancarsi dagli operatori dominanti”.
Come un esempio che ha fatto scuola. Da Varese. Una precisazione non casuale quella di Casati: “A volte – è stato il ragionamento espresso durante l’Assemblea – mi capita di constatare che le imprese si lasciano convincere con troppa facilità ad abbandonare una soluzione consortile in favore di proposte commerciali la cui competitività è più di apparenza che di sostanza”. Quella su cui punta, invece, “Energi.Va” che nel solo 2008 ha fornito alle proprie imprese circa 650 milioni di chilowattora.
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