Costi in più per le famiglie con disabili a Gallarate, “aumenti anche di migliaia di euro”
Il Comune da gennaio ha definito le nuove regole per il pagamento dei servizi. Dura l’accusa: “Cassani vuole una città solo di ricchi e belli, non c’è spazio per i poveri e chi sta male. Ritornino gli aumenti”
Aumenti anche di migliaia di euro, a carico delle famiglie con persone disabili maggiorenni che accedono ai servizi: lo denuncia l’opposizione di Gallarate, dopo aver analizzato l’applicazione dei nuovi meccanismi di compartecipazione delle famiglie.
“Nella delibera giunta si è messo un tetto massimo mensile, su cui già ci eravamo già espressi e che ci preoccupava” dice Giovanni Pignataro. “Però c’è un altro passaggio che definisce una compartecipazione che sia pari all’isee (limitato solo alla persona disabile) più l’80% dell’assegno di accompagnamento”.
Cosa significa nel concreto?
“Abbiamo atteso dieci giorni per fare le verifiche” premettono i consiglieri di Pd e civica Città è Vita.
La simulazione fatta su cinque diversi casi segnala aumenti fino al 2500 e 3300%. Due casi che mostrano come la spesa a carico delle famiglie salga rispettivamente fino a superare i 2000 e i 10mila euro.
“Aumenti insostenibili per le famiglie”, in generale indipendentemente da quale sia il servizio pubblico o privato a cui si rivolgono.
Viene citata la frase di una mamma: “Io pagavo 300 euro ed ero disponibile a pagarne a 1000, ma 10mila è impossibile”.
Margherita Silvestrini, ex assessora al sociale, usa parole molto dure: “È il frutto di una scelta politica della giunta. Un papà mi ha detto: forse Cassani vuole una città solo di belli, ricchi e sani, non c’è spazio per i poveri e per quelli che hanno delle difficoltà”.
Ci sono spazi per intervenire?
L’opposizione dice di sì e incalza la giunta e la maggioranza Cassani: “O siamo di fronte a degli incompetenti – dice Giovanni Pignataro – che non hanno fatto simulazioni. Oppure siamo di fronte a persone senza alcun rispetto dei disabili e delle loro famiglie. Speriamo che sia un errore. Ma la delibera è lì”.
Quindi? “Le delibere si possono modificare. Si può fare e siamo convinti si possa rendere retroattivo, visto che gli aumenti sono stati comunicati ora a febbraio ma sono in vigore da gennaio”.
i consiglieri Lauricella, Silvestrini, Coppe e PignataroQuanti sono i disabili che accedono ai servizi? “Non ho più accesso ai dati complessivi, ma sulla base della mia esperienza passata direi un centinaio di famiglie” dice Silvestrini.
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