Quasi 5000 aggressioni ai sanitari negli ospedali lombardi: pulsante di allarme nei principali PS di Milano
Attivato nell'agosto 2023 in 5 presidi milanesi si è poi esteso ad altri ospedali del milanese e poi di Monza e Lecco. Nel 2010 una sperimentazione avvenne anche all'ospedale di Varese
Un pulsante di allarme nei pronto soccorso dei principali ospedali milanesi e dell’hinterland. In occasione della Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari che si celebra oggi 12 marzo, l’assessorato al Welfare lombardo ha diffuso i dati sulle aggressioni: nel 2023 sono stati segnalati 4.836 episodi di aggressione (dagli insulti alla violenza con arma). Il 30,9% (25,47 nel 2022) si è verificata in Pronto Soccorso, a seguire le aree di degenza con il 24,7% (21,53 nel 2022) e poi nei locali del Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura il 15% (15,17 nel 2022). In ultimo, al domicilio del paziente, nello 0,2% dei casi (0,12 nel 2022).
Il pulsante di allarme aggressione agli operatori sanitari è partito ad agosto 2023 e fa seguito alla sottoscrizione di un documento in Prefettura a Milano, nell’ambito degli interventi di pubblica sicurezza nei Pronto Soccorso, che ha previsto l’installazione nei PS degli ospedali della provincia di Milano di uno o più pulsanti per il rapido allertamento delle Forze di Pubblica Sicurezza in determinati casi: aggressione in corso verso operatori sanitari del Pronto Soccorso o verso altre persone presenti nel contesto; atti di violenza e danneggiamento in corso; impossibilità di effettuare una chiamata per spiegare la situazione emergenziale in atto. Il sistema prevede la composizione del numero 112 tramite la pressione di un pulsante collegato ad un combinatore telefonico e la segnalazione di aggressione in corso.
Anche Varese , nel 2010, attivò una linea rossa collegata direttamente con la questura di Varese un innovativo progetto reso possibile dal potenziamento delle volanti di notte.
Linea diretta tra 113 e pronto soccorso per evitare episodi di pericolo
A Milano, ai primi 5 Pronto Soccorso dei nosocomi originariamente coinvolti nell’iniziativa di attivazione del pulsante di allarme aggressione agli operatori sanitari (Niguarda, Fatebenefratelli, Sacco, San Carlo e San Paolo), si sono aggiunti nel capoluogo il Policlinico Ospedale Maggiore anche con le sedi del padiglione De Marchi Pronto Soccorso Pediatrico e del padiglione Mangiagalli Pronto Soccorso Ostetrico Ginecologico, il Buzzi ed in provincia, quelli di Abbiategrasso, Cernusco Sul Naviglio, Cinisello Balsamo, Melegnano, Melzo e Sesto San Giovanni. A breve il sistema di allarme sarà attivo in città anche al Macedonio Melloni e in provincia negli ospedali di Legnano e di Magenta.
DA OTTOBRE 2023 SERVIZIO ANCHE A MONZA BRIANZA E LECCO – Anche le provincie di Monza Brianza e Lecco hanno richiesto l’attivazione del servizio nei Pronto Soccorso dei nosocomi pubblici e privati provinciali. Dallo scorso ottobre 2023 i pulsanti di allarme aggressione sono stati infatti attivati nelle seguenti strutture sanitarie: San Gerardo, Vimercate, Policlinico, Istituti clinici Zucchi, Desio (MB) e al Manzoni (LC).
LE RICHIESTE DI INTERVENTO CON ALLARME – In tutto sono state 186 le richieste d’intervento con allarme (157 negli ospedali di Milano e provincia, 18 in provincia di Monza Brianza e 11 in provincia di Lecco). Nei 172 giorni trascorsi dalla prima chiamata (12 agosto) al 31 gennaio 2024, la media giornaliera è di una chiamata al 112 per aggressione al personale sanitario presso i Pronto Soccorso che si sono dotati del sistema di allarme.
«In occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sugli Operatori Sanitari – ha detto l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso – esprimo la mia ferma condanna contro ogni forma di aggressione fisica e verbale che colpisce chi, ogni giorno, con dedizione e professionalità, si impegna per la cura e la salute dei cittadini. Si tratta di un fenomeno inaccettabile che mina le fondamenta del nostro sistema sanitario e rappresenta una grave offesa alla dignità di chi lavora con impegno e sacrificio per il bene comune. Regione Lombardia è impegnata attivamente nella lotta contro queste azioni delinquenziali, attraverso misure concrete volte a rafforzare la sicurezza nei luoghi di cura e a sensibilizzare la cittadinanza sul valore del rispetto e della riconoscenza verso il lavoro degli operatori sanitari. Nei Pronto Soccorso abbiamo attivato figure di accoglienza per pazienti e accompagnatori, in particolare la presenza del ‘Caring nurse’ in alcuni ospedali si è dimostrata efficace per ridurre la conflittualità e le conseguenti aggressioni, permettendo così al personale di svolgere il proprio lavoro con più serenità. In questa importante giornata, rivolgo un sentito ringraziamento a tutti gli operatori sanitari e socio-sanitari per il loro prezioso lavoro e ribadisco il nostro costante impegno a contrastare con fermezza ogni forma di violenza».
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