Pagelle Pro Patria: trequartisti spenti, Castelli senza occasioni, Bertoni senza ritmo

I voti dei tigrotti contro il Vicenza. Gli ospiti in 10 uomini riescono a fare prevalere nervi, esperienza e malizia

Le foto di Pro Patria - Vicenza

La Pro Patria perde in casa contro il Vicenza. Gli ospiti in 10 uomini riescono a fare prevalere nervi, esperienza e malizia, aggiudicandosi il match grazie a un corner sfruttato al meglio da Costa e Ferrari.

I voti dei tigrotti:

ROVIDA 6 – In quella che, anche per merito suo, sembrava essere una gara destinata allo 0 a 0, il portiere cede il passo dopo un lungo e insolito duello con Costa. L’esterno del Lane lo bombarda per 10 volte dalla bandiera finché Ferrari non insacca la rete decisiva.

MINELLI 6 – Difficile trovare elementi insufficienti nella sua partita. Il Vicenza in inferiorità numerica non sfonda mai in area di rigore, preferendo colpire con schemi da palla inattiva, come in occasione del gol.

SAPORETTI 6 – Tantissimi duelli con Ferrari in uscita dall’area, in particolare. Il difensore non sempre riesce ad anticipare l’attaccante, che cerca di subire falli per rompere il ritmo partita. Quasi impossibile però non farsi trascinare in questa trappola: ma lui non traballa mai, e mai viene puntato o superato nell’1vs1. Come fatto notare dal mister in sala stampa, gestione del pallone in impostazione non sempre efficace.

MORETTI 6 – Tiene a bada Ferrari per tutto il primo tempo ma il cartellino giallo impone il cambio anticipato, cosa a cui “mister presenze” non è abituato ma inevitabile: l’arbitro Iannello “vede rosso” molto facilmente.

Dal 46′ VAGHI 6 – Forse qualche fallo di troppo che fa il gioco del Vicenza, ma complessivamente, contro due attaccanti molto forti, la sua è una prestazione solida, con zero rischi concessi.

SOMMA 6 – Rispetto alle ultime partite l’esterno destro fornisce una prestazione maggiormente contenitiva: sulla sua fascia Costa è scatenato, ma anche limitato al meglio delle possibilità. Difficile pronosticare a inizio secondo tempo una partita così timida quando i rapporti di forza sembravano a favore dei bianco-blu.

Dal 62′ C. RENAULT 5,5 – Non riesce a invertire il destino impostato da Somma, concludendone l’operato in maniera molto anonima. Nel finale partecipa agli ultimi assalti all’arma bianca, più con la forza della disperazione che con efficace.

FERRI 6,5 – È entrato nel ruolo con efficacia. Tantissima corsa e presenza in tutto il terzo centrale del campo. Tiene il fiato sul collo al play del Vicenza Ronaldo, che pensando di liberarsi di lui gli rifila una gomitata (per quanto involontaria la liberazione è decisamente scomposta). Sarà così Ferri a liberarsi di Ronaldo. Nella ripresa come il resto della squadra si fa un po’ trascinare dal Vicenza che cerca tanti falli per spezzare il ritmo partita e difendersi così dall’inferiorità numerica. L’esperienza arriverà, intanto sono 100 le presenze travi professionisti, tutte in maglia bianco-blu naturalmente.

NICCO 6,5 – Una partita solida e combattiva su ogni zolla del campo. Si comprenderà l’importanza del suo ruolo non appena uscirà dal campo in seguito all’ammonizione. La Pro Patria, in superiorità numerica, sarà in seria difficoltà a uscire dalla sua metà campo.

Dal 62′ BERTONI 5 – Il suo ingresso serviva a sfruttare il palleggio del play per stanare e fare correre tanto il Vicenza, che difendeva con un uomo in meno. Purtroppo col passare del tempo è il Lane a impossessarsi del governo del match.

NDRECKA 6 – Sicuramente encomiabile la voglia di spingere e provare a pungere gli avversari. In particolare sulla fascia di campo che il Lane non sembra intenzionato a sfruttare. I suoi traversoni, sia quelli orizzontali verso il centro area sia quelli lunghi sul secondo palo, saranno tutti respinti dalla difesa del Vicenza, che poteva contare su un Golemic rispettoso del proprio nome.

Dal 86′ PARKER SV – Per come si erano messe le cose sembrava a un certo punto che potesse essere la sua partita, ma così non è stato per mancanza di minuti.

STANZANI 5,5 – Paga dazio del tanto sacrificio in fase di non possesso. Se da una parte il nuovo ruolo gli permette, non contro il Vicenza, di avere tra i piedi molti più palloni, è innegabile che il contrappasso sia un apporto difensivo molto logorante. E in questo momento sembrava mancare un po’ di ossigeno per trovare giocate vincenti.

PITOU 5,5 – La squadra non riesce a imporsi e a trovare un modo efficace per arrivare al fatidico ultimo passaggio. Lui abbassa la testa e si mette in proprio per sfondare tra le linee della trequarti. Apprezzabile la voglia di non demordere, anche se confusionario. Par condicio con Stanzani, che si è sacrificato di più.

Dal 74′ CURATOLO SV – Possibilità di mettersi in mostra pressoché inesistenti, anche se la scelta tattica sembrava interessante.

CASTELLI 6 – Zero i palloni a disposizione per il cobra dell’area di rigore, che però si fa apprezzare con un paio di contributi difensivi, soprattutto nel finale, quando la squadra difende in 11vs10 un punto che alla vigilia non sarebbe stato scontato. E che infatti non è arrivato.

All. COLOMBO 5,5 – Contro la migliore rosa del campionato i suo tigrotti sono autori di un buon primo tempo, anche prima dell’espulsione di Ronaldo che sembra gettare premesse interessanti. La premesse si trasformeranno in illusioni. Quando la Pro Patria, incapace di sfruttare la superiorità, sembrerà accontentarsi del pari viene castigata come nel finale di una mitologica tragedia greca. Sicuramente la causa del castigo non è imputabile alla hybris, anzi al contrario.

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com

 

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Pubblicato il 17 Marzo 2024
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