La nuova Statale 341 a Samarate si ‘allarga’? “Sono preoccupato”

Alessio Sozzi, consigliere comunale, cita documenti ottenuti dal Movimento 5 Stelle al Pirellone. E teme che il progetto "ridotto" di una dozzina di anni fa sia rivisto

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«Staremo sempre all’erta e controlleremo», dice Alessio Sozzi, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle a Samarate. Che si dice preoccupato per le prospettive della Variante alla Statale 341.

La nuova strada dovrebbe essere realizzata sui boschi che, da Nord e Sud, fiancheggiano l’intero territorio samaratese. L’impatto ambientale dell’infrastruttura preoccupa un po’ tutti in maniera diversa, alcuni – il locale Comitato Boschi di Samarate, i Cinque Stelle – sono risolutamente contrari all’opera.

Oggi però Sozzi si dice più «preoccupato», rispetto a quanto era già. Perché?
«Abbiamo fatto un accesso agli atti, grazie alla nostra consigliera regionale Paola Pizzighini, per capire lo stato del progetto della Variante 341»

E cosa è emerso? «Voglio vederci chiaro perché sono preoccupato» dice Sozzi. Che non può mostrare il contenuto (che è riservato solo al consigliere che richiede l’accesso agli atti) ma sintetizza: «Secondo le informazioni ottenute Anas starebbe facendo un aggiornamento del progetto in corso, con uno studio del traffico per verificare anche “la funzionalità dell’infrastruttura e l’adeguatezza della sezione stradale prevista”».

Alessio Sozzi Samarate

E qui c’è il motivo della preoccupazione.
Perché il progetto prevedeva un primo lotto a doppia carreggiata tra Pedemontana e superstrada 336 (“la bretella di Gallarate” per cui sono iniziate le prime operazioni), il resto del tracciato – quello che interessa Samarate – oggi è previsto a corsia singola per senso di marcia. «E siccome non si può restringere una corsia sola, non vorrei si passare da una sola corsia per senso di marcia a una doppia carreggiata, con ulteriore devastazione dell’area boschiva».

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Per ora è una preoccupazione, Sozzi promette attenzione. «Il lato positivo è che il finanziamento non è ancora certo e c’è ancora possibilità di intervenire».

 

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Pubblicato il 20 Marzo 2024
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