Luino ha un nuovo Cavaliere della Repubblica, è Ivan Meot
Dopo il professor Facchetti e il presidente della CRI Luino Buchi, arriva la comunicazione dalla prefettura di Varese anche all'ex parrucchiere e volontario luinese d'adozione
L’orgoglio pervade la città di Luino quest’anno, con la nomina di tre suoi cittadini a Cavalieri all’Ordine al Merito della Repubblica italiana. Dopo il professor Giulio Facchetti, docente di glottologia e linguistica presso l’Università degli Studi dell’Insubria, e Pierfrancesco Buchi, presidente della Croce Rossa Luino e Valli, è giunta la comunicazione dalla prefettura di Varese anche per Ivan Meot, ex parrucchiere e volontario.
Un luinese d’adozione, ormai a tutti gli effetti, arrivato sul lago nel lontano 1970, per amore della donna che ha poi spostato. Ed è proprio qui, a Luino, che dopo due anni di lavoro a Lugano, ha deciso di aprire un salone di parrucchiere. Un luogo che, nel corso degli anni, è diventato una sorta di istituzione, un simbolo tangibile del duro lavoro di Meot, un lavoro che, come racconta con orgoglio sua figlia Micol, può sembrare “semplice” ma che in realtà nasconde storie, aneddoti della vita del paese, e un profondo bagaglio emotivo che ha ispirato Meot a scrivere persino un libro sulla sua vita, pubblicato nel 2014.
Ma l’impegno di Meot non si è esaurito nell’ambito lavorativo. Fin dalla giovinezza, nonostante il lavoro incessante e il tempo dedicato alla famiglia, ha sempre trovato modo di dedicarsi al volontariato. Ha prestato servizio presso il centro anziani di Maccagno, Villa Hussy a Luino e infine presso la Croce Rossa.
È la figlia stessa che, con una punta di commozione, ci rivela le gesta del padre, ora ritiratosi in Friuli Venezia-Giulia, sua regione di origine, per godersi la meritata pensione. «Anche se, a dire il vero – confessa Micol – la pensione sembra solo un concetto astratto per lui. Continua imperterrito il suo impegno nel volontariato, anche lì, e nulla lo ferma, nemmeno gli anni che passano».
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