L’unione fa la forza: sinergia tra Città di Varese e Gavirate per il settore giovanile
Figura cardine del progetto sarà Massimo Foghinazzi, presidente del Gavirate che sarà a capo delle giovanili ed entrerà nel consiglio di amministrazione biancorosso
Mentre la stagione 2023-2024 va concludendosi, il Città di Varese compie un importante passo in avanti e ha presentato nella mattinata di martedì 23 aprile, alla Arredopiù Arena, l’accordo con il Gavirate per il settore giovanile.
Le due società, come spiegato nel corso della presentazione, rimarranno due entità divise – le matricole Figc rimarranno invariate – ma sarà il cammino comune nella condivisione della gestione dei ragazzi a fare la differenza per una unione che sommerà gli oltre 200 iscritti delle giovanili biancorosse agli oltre 400 di quelle rossoblù, andando così a formare uno dei bacini più importanti della provincia. Anche a livello di strutture ci l’accordo metterà insieme diversi centri sportivi, dalle Bustecche a Gavirate – con il “Vittore Anessi” e centro sportivo “La Talpa” – oltre a Cassinetta e Caldana con campi a 11, 7 e 5 per coprire tutte le età sin dai più piccoli.
A presentare questo importante accordo erano presenti i vertici della società biancorosso, con il presidente Paolo Girardi, il patron Antonio Rosati e Stefano Amirante, che ha seguito da vicino il progetto. E figura chiave in questo progetto sarà Massimo Foghinazzi, presidente del Gavirate, che entrerà nella società biancorossa a capo del settore giovanile e con un posto nel consiglio di amministrazione. «Gavirate e Varese sono due strutture distinte – spiega Foghinazzi – e le due identità rimarranno, ma sarà una famiglia con due case. Sulle figure sarà un lavoro fatto da domani mattina perché inizierò una serie di colloqui personali per conoscere tutti, non tanto per capire le competenze che non metto in discussione. Questo progetto ha bisogno di condivisione, convinzione, stimolo e determinazione. Non abbiamo bisogno di chi rema contro o chi sta sulla barca senza fare nulla.
Il presidente biancorosso Paolo Girardi giudica positivamente questo passo: «Un altro tassello che stiamo mettendo nella nostra costruzione, abbiamo realizzato questo progetto e ripartiamo da qua, con i giovani».
Stefano Amirante invece spiega come è nata la sinergia: «Questa idea nasce dalla nascita del Città di Varese, con Massimo Foghinazzi abbiamo iniziato a parlare sin dai tempi della terza categoria e abbiamo iniziato un discorso che arriva oggi a compimento. Non c’è una fusione, si mantengono due matricole distinte. La cosa evidente, nel rispetto dei regolamenti, è che le squadre del Gavirate avranno anche lo stemma del Varese sulla maglia per rappresentare in modo visivo».
Per il comune di Varese è intervenuto l’assessore allo sport Stefano Malerba: «Mi sembra che l’amministrazione stia lavorando bene con il Città di Varese e sappiamo bene quanto siano importanti le strutture per un progetto importante. Per le Bustecche c’è un accordo a lungo termine e c’è un bando per rinnovare lo stadio. Guardiamo a questo progetto con molta attenzione perché è rivolto ai giovani e ci auspichiamo sia educativo e di formazione ma mi sembra ci sia lo spirito giusto per iniziare. Buona fortuna, ma ci sono tutti i presupposti per fare bene. L’amministrazione c’è ed è dalla vostra parte».
«Sono presidente a Gavirate da 8 anni – ha proseguito Foghinazzi – e ho sempre pensato che per crescere bisogna fare sistema con partnership forti. Mi occuperò del settore giovanile, entrerò nel cda con pieni poteri e responsabilità tecnica, organizzativa ed economica. È un ruolo importante che mi è stato assegnato perché il settore giovanile è un pilastro importante per la società. Il lavoro sui giovani deve essere importante per far tornare il Varese tra i grandi perché sono convinto che una piazza così deve avere la sua prima squadra tra i professionisti. La strada è quella di lavorare sulle infrastrutture e credo che il Città di Varese in questi anni abbia fatto un lavoro eccezionale alle Bustecche, uno dei fattori che mi ha convinto in questo progetto. Non parlo dello stadio ma l’altra parte fondamentale è rilanciare i rapporti con le aziende commerciali locali, riavvicinarli in maniera concreta con un lavoro chiaro che parte dal Settore giovanile. E infine l’amministrazione comunale, che deve stare dalla nostra parte sostenendo i nostri progetti e il percorso che dobbiamo fare».
«Sono del parere – prosegue Foghinazzi – che bisogna lavorare pensando ai giovani e non ai risultati. La mia teoria è valorizzare i ragazzi per ottenere i risultati sul campo, che deve essere una conseguenza del lavoro fatto. Molto spesso sento parole ma poca concretezza, altrimenti non riusciremo mai vedere dei ragazzi leader nelle nostre squadre. Dobbiamo cambiare mentalità sono qui per portare questa innovazione e sono convinto che faremo un buon lavoro supportato dalle competenze importanti che già ci sono. La strada è lunga ma condivisa e ogni passo deve essere rivolto verso l’obiettivo. Servirà pazienza ma l’importante è avviarci in questo percorso. Dalla nostra abbiamo numeri importanti, insieme dobbiamo essere bravi a migliorare la qualità per diventare leader sul campo. Il progetto è chiaro e importante, non è un’affiliazione ma una partneship al 100 percento. Acnhe la prima squadra del Gavirate, che fa la Promozione, servirà come l’Under23 del Varese accogliendo chi esce dalla Juniores. Valorizzare davvero i giovani e crediamo che questo possa dare risultati importanti».
«Siamo scuola calcio con la Juventus da cinque anni – conclude Foghinazzi -, ma a giugno scadranno tutti i termini ma non sappiamo ancora se il progetto Academy proseguirà perché è tutto in discussione. Sarà mia premura avvisare se proseguiremo con Juventus a Gavirate o no».
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