Ruba in chiesa e tenta di vendere gli oggetti sacri, arrestato a Busto Arsizio
Gli agenti, vedendo le immagini registrate dalle telecamere, hanno riconosciuto il ladro, denunciato per furto aggravato: recuperato solo un calice dorato, mentre gli altri oggetti rubati non sono stati più trovati
Furto di oggetti sacri dalla Parrocchia di San Giuseppe a Busto Arsizio, ladro riconosciuto dalla Polizia di Stato e denunciato per furto aggravato. (foto Wikipedia)
L’episodio lo scorso 13 aprile, quando alcuni oggetti sacri custoditi nel tabernacolo sono stati asportati. Gli agenti, vedendo le immagini registrate dalle telecamere, hanno riconosciuto il ladro, un pregiudicato residente in città e sottoposto, a causa di alcuni precedenti, all’obbligo di firma in Commissariato.
L’uomo, infatti, si è presentato solo qualche ora dopo proprio presso gli uffici della Polizia di Stato, con gli stessi vestiti indossati durante il furto. Davanti all’evidenza ha ammesso di essere l’autore del furto, aggiungendo di aver tentato di vendere gli oggetti sacri ad un compro-oro ma, avendo scoperto che non erano di metallo pregiato, li aveva gettati in un cespuglio. Gli Agenti hanno recuperato solo un calice dorato (danneggiato e inutilizzabile), mentre gli altri oggetti rubati, un candelabro e un ostensorio, non sono stati più trovati.
Don Giuseppe Tedesco, parrocco della Parrocchia di San Giuseppe a Busto Arsizio, commenta: «Nessuno è venuto a chiedere aiuto, se lo avesse fatto lo avremmo aiutato. Abbiamo recitato una preghiera di riparazione, preghiamo anche per il ladro».
L’uomo è stato denunciato per furto aggravato e la sua posizione verrà valutata anche in vista di un eventuale aggravamento della misura cautelare.
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