Il centro vaccinale all’ex caserma di Gallarate chiude: attività trasferita nelle case di comunità

La decisione è legata alla volontà di superare le disomogeneità tra i diversi territori. Il polo di riferimento rimarrà a Gallarate ma nella casa di comunità. Cosa sarà del centro delle grandi emergenze?

Inaugurazione del nuovo hub vaccinale a Gallarate

La notizia circolava da tempo. L’ASST Valle Olona, in un’ottica di strategia condivisa con Regione Lombardia, ha deciso di chiudere il grande polo vaccinale che era stato allestito durante la grande emergenza covid all’ex caserma dell’Aeronautica di Gallarate. La motivazione ufficiale è per “superare le disomogeneità e promuovere una più diffusa capillarità dei punti vaccinali, così da avvicinare quella parte di popolazione difficilmente raggiungibile”.

Si torna, dunque, al passato,  con sedi diverse sul territorio che troveranno collocazione nelle case di comunità che devono diventare i veri hub della medicina territoriale. Il Centro di riferimento per le vaccinazioni rimarrà a Gallarate  presso la Casa di Comunità di Gallarate dove sarà spostata l’intera offerta vaccinale attualmente attiva nell’ex caserma. 

Il Direttore Socio Sanitario di ASST Valle Olona Dott. John Tremamondo, spiega: «La strategia è quella di superare le disomogeneità territoriali e promuovere una diffusa capillarità dei punti vaccinali, oltre a una maggiore proattività nel raggiungere gruppi di popolazione difficili da reperire. L’obiettivo, nel prossimo triennio, è di implementare azioni concrete e sistemi efficaci, al fine di incrementare le coperture vaccinali, soprattutto nei soggetti ad alto rischio di patologia. Rafforzeremo quindi Governance, reti e percorsi di prevenzione vaccinale anche attraverso l’adozione di una visione propositiva e di un approccio focalizzato sulle esigenze del cittadino».

L’Asst Valle Olona punterà, dunque, su ciascun distretto, rendendolo il primo promotore e gestore dell’offerta di prevenzione, garantendo una capacità di lettura epidemiologica del contesto territoriale, oltre che migliorando appropriatezza, impatto, efficacia e sostenibilità dei servizi vaccinali.

«Il Piano Vaccinale 2023-2025  spiega l’azienda ospedaliera – ha individuato, tra le finalità da raggiungere, azioni concrete ed efficaci volte all’incremento delle coperture vaccinali, soprattutto nei confronti dei soggetti ad alto rischio di patologia, rafforzando Governance, reti e percorsi di prevenzione, sostenendo l’adozione di una visione proattiva e di un approccio centrato sulle esigenze dei cittadini.

Il progetto seguirà tre direttrici:

 Armonizzazione delle strategie vaccinali per garantire una maggiore equità secondo i più elevati standard, adeguando l’offerta ai singoli territori

 Implementazione reale dei servizi previsti all’interno dell’area di prevenzione e promozione della salute all’interno delle Case di Comunità afferenti ad ASST Valle Olona

 Promozione delle vaccinazioni tramite reti professionali di MMG e specialisti, sotto il coordinamento del Dipartimento di Prevenzione e dei Centri Vaccinali territoriali, così da assicurare la presa in carico dei pazienti cronici e/o fragili da parte di centri specialistici che li hanno in cura per le patologie di base.

La strutturazione del palinsesto delle attività sarà proporzionato alla popolazione di riferimento per ciascuna delle Case di Comunità, in base alle fasce d’età (coorti pediatriche e vaccinazioni adulti), garantendo l’apertura lungo tutto l’arco della giornata».

Cosa ne sarà del progetto per il centro delle grandi emergenze nell’ex caserma di Gallarate, per il quale Regione ha disposto uno stanziamento di 12 milioni di euro , non è chiaro. La domanda è stata posta all’Asst Valle Olona che dichiara di non essere più coinvolta nel progetto che riguarda solo Areu.

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Pubblicato il 07 Maggio 2024
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