Il grigio lasciato dalla Xylella e il turchese eterno del mare del Salento

E ancora il giallo della pietra leccese, il verde inatteso dei canneti. Terza tappa di viaggio sul cammino nel “tacco” d’Italia

 Corigliano Otranto

Terza tappa – da Corigliano d’Otranto a Otranto – del viaggio a piedi lungo il Cammino del Salento, raccontato da tre amici di Gallarate

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Cammino del Salento, da Corigliano a Otranto 4 di 17

Questa mattina sveglia e colazione di buon’ora visto che oggi ci attende la tappa più lunga del cammino.

Lasciato Corigliano d’Otranto il primo paese che incontriamo è Melpignano: località famosa per ospitare la serata finale della notte della taranta. Ha una bella piazza e il palazzo marchesale, precedentemente fortezza di epoca medievale.

Prima di giungere a Cursi costeggiamo alcune imponenti cave di pietra leccese, alcune delle quali dismesse.
Giunti a Cursi incontriamo una simpatica “sciura” milanese che da alcuni anni è venuta a godersi la pensione in Salento, terra natia del marito.
Il nostro cammino prosegue attraverso tantissimi uliveti tristemente pieni di ulivi morti (attaccati dalla Xylella): davvero desolante.

 Corigliano Otranto

Dopo una piccola salita raggiungiamo un bel boschetto di pini marittimi, in prossimità del santuario di Montevergine, dove ci godiamo un po’ di ombra e di fresco mentre facciamo la nostra pausa pranzo.
Da qui in poi inizia una lunga leggera discesa attraverso la valle dell’Idro, un piccolo ruscello che sfocia nel mare Adriatico. Qui gli immancabili ulivi cedono il posto ai pini marittimi e a una gran quantità di canneti.

 Corigliano Otranto

Dopo una breve visita alla chiesa rupestre di Sant’Angelo (13° secolo, purtroppo praticamente abbandonata) proseguiamo fino a giungere, finalmente, a Otranto, con il suo mare cristallino e il particolare borgo antico dominato dalla fortezza Aragonese.

Inevitabile la visita all’imponente cattedrale e al suo meraviglioso pavimento composto da un unico, gigantesco mosaico, realizzato dal monaco Pantaleone nel 1160 circa. Questo capolavoro raffigura scene bibliche dell’antico testamento e scene dell’inferno, oltre alle rappresentazioni dei mesi dell’anno e dei segni zodiacali, in pratica una sorta di enciclopedia delle conoscenze dell’epoca medievale.

Concludiamo la tappa con una passeggiata sul bel lungomare panoramico “degli eroi” (martiri periti durante l’assedio saraceno) ed un meritato bagno nelle rinvigorenti fresche acque di Otranto.

Km previsti: 26,6
Km percorsi: 32

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Maggio 2024
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