Decoro, viabilità e sicurezza: Pietro Parola e Biandronno Più determinati a guidare il paese
In lista sei uomini e sei donne di età variabile. I più anziani al servizio della comunità e per trasmettere conoscenze e competenze alle future generazioni. I più giovani sognano il paese del futuro da cui oggi se ne vanno soprattutto quelli tra i 18 e i 35 anni
Decoro, viabilità e sicurezza: sono i tre capisaldi del programma di Pietro Parola e della sua lista civica Biandronno Più. La presentazione è avvenuta ieri sera, martedì 21 maggio, in Sala Fallaci a Biandronno. Una replica della prima uscita di venerdì scorso a Cassinetta.
Il gruppo non è nato in vista della consultazione elettorale: «Abbiamo alle spalle una storia di tre anni – ha raccontato il candidato Sandro Parisi imprenditore digitale – Un gruppo che si è ritrovato nella volontà di raccontare e mettere in risalto le bellezze e le peculiarità del paese. In questi anni, abbiamo raggiunto alcuni traguardi importanti come la riapertura di Villa Borghi grazie all’accordo con il Circolo culturale e la convenzione con l’amministrazione. Ci siamo battuti per salvare il secolare cedro del Libano di piazza Cavour che l’attuale giunta Porotti voleva abbattere. Il disavanzo di bilancio ottenuto con il risparmio di quella spesa ha consentito all’amministrazione di fare interventi per l’illuminazione della strade».
Il racconto arriva alla decisione, lo scorso anno, di presentarsi alle consultazioni e di individuare in Pietro Parola il candidato sindaco: « Siamo una lista civica, antifascista, senza simboli e appoggi politici – ha sottolineato Parisi – perchè la gestione di un territorio deve essere condotta da chi, quel territorio, lo vive quotidianamente».
Il gruppo di Biandronno Più è composto da sei uomini e sei donne, di età diverse dove i “più esperti” hanno non mandato: « Ho accettato di continuare a impegnarmi nell’amministrazione perchè sento di dover trasmettere alle giovani generazioni la mia esperienza e conoscenza di questa macchina complessa » ha spiegato Graziella Broggini, eletta nello scorso mandato con il gruppo di Porotti ma da cui ha progressivamente preso le distanze arrivando a pensare di ritirarsi dall’impegno civico.
Pietro Parola, ex dipendente pubblico con incarichi nella polizia locale, ha collaborato a ungo con gli uffici tecnici da cui: « Ho imparato moltissimo in quegli anni delle regole e dei meccanismi della macchina amministrativa».
Tra i capitoli principali del suo programma c’è il PGT, il Piano del Governo del Territorio su cui la candidata Cristina Carnevale Bonino, una laurea in Design & Engeneering al Politecnico di Milano, ha idee molto chiare con progetti di rigerenarzione urbana per intervenire nelle aree più degradate del paese: « Oggi è come una Cenerentola addormentata che va risvegliata».
Sulla sicurezza Parola parla di potenziamento cercando appoggi presso comuni limitrofi ( ricordiamo che Bardello con Malgesso e Bregano si è ritirato all’inizio dell’anno dalla convenzione in essere).
Altro tema centrale del programma è la viabilità con la Provinciale che taglia in due il paese: « Oggi Biandronno deve subire decisioni che vengono prese altrove – spiega il candidato Mario de Polo ingegnere civile con una lunga esperienza negli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria in ambito del trasporto gomma/ferrovia, industriale e idraulico – Occorre lavorare sulla percezione, indurre chi transita a comprendere che sta attraversando un centro abitato e adottare tutte le cautele che questo comporta. Poi si lavorerà su tavoli sovracomunali per trovare risposte concrete al problema, ma intanto agiamo sul comportamento dei conducenti. Quanto al territorio, dobbiamo tornare a occuparci di manutenzione, un ambito oggi dimenticato e abbandonato ma fondamentale per mantenere in funzione tutte le infrastrutture».
Sul sociale Graziella Broggini denuncia il mancato utilizzo di 60.000 euro dati dallo Stato al Comune per l’emergenza covid e altri 3000 da utilizzare nella disabilità: « Non è possibile che gli amministratori non abbiano individuato il bisogno che a Biandronno c’era e continua a esserci».
Sulla sanità Parola parla di implementazione dei servizi in accordo anche con la Casa di Comunità che aprirà a Gavirate.
In squadra anche un giovane classe 2001, cresciuto in un ambiente attento all’amministrazione cittadina con un padre e soprattutto il nonno ex sindaco di Brebbia. Il suo impegno sarà in favore dei giovani per dare opportunità concrete ai ragazzi: « La fascia tra i 18 e i 35 anni è quella che maggiormente lascia Bianderonno. Dobbiamo scoprire i motivi e, se possibile, costruire opportunità per aiutarli nelle loro esigenze».
Tra le proposte quella di aprire una biblioteca in Villa Borghi, con tanto di spazio co-working e WiFi. Perchè la digitalizzazione del comune è un altro degli asset di Biandronno Più.
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