Sarà inaugurata domenica la nuova piazza della chiesa di Induno, ripulita a tempo di record da fango e detriti
Dopo il nubifragio di mercoledì pomeriggio, grande intervento dei volontari della Protezione civile che hanno lavorato fino a notte per liberare la piazza invasa dal fango. Domenica alle 12.15 l'inaugurazione
Sarà inaugurata domenica 26 maggio la nuova piazza Giovanni XXII davanti alla chiesa parrocchiale di Induno Olona, di cui si stanno completando in queste ore gli ultimi ritocchi.
Ieri pomeriggio, a causa del nubifragio che ha colpito la Valceresio, e in particolare Bisuschio, Arcisate e Induno Olona, la piazza è stata invasa da un fiume d’acqua fangosa e detriti trascinati a valle dalla bomba d’acqua e grandine che si è abbattuta sul paese. Passata la tempesta la situazione appariva desolante, ma i volontari della Protezione civile si sono immediatamente messi al lavoro per ripulire tutto. Questa mattina un’impresa ha rimosso le ultime tracce di fango e la piazza è tornata perfettamente pulita.
La piazza nel pomeriggio di mercoledì, dopo il nubifragio«Devo ringraziare davvero tutti – dice oggi il sindaco Marco Cavallin – dai volontari della Protezione civile del Piambello, guidati da Stefano Giambiasi, che hanno lavorato fino a notte, al personale dell’Ufficio tecnico comunale che ieri è stato con me sul posto per tutto il tempo e che questa mattina, insieme alla Protezione civile, è venuto a fare un’ispezione alle condizioni delle vasche, anche in vista di eventuali altri episodi di maltempo. Un grazie di cuore a tutti loro e anche alla Polizia locale che era con noi ma poi si è dovuta spostare sulla strada della Valganna dove negli stessi momenti si è verificato un incidente con feriti».
Per quanto riguarda i motivi per cui la piazza della chiesa, la strada principale del paese, via Porro, e altre vie del centro si sono riempite d’acqua Cavallin spiega che quanto è successo è da imputarsi all’estrema violenza della pioggia, accompagnata da una fitta grandinata: «Le vasche sulle pendici del Monte Monarco, che proteggono l’abitato di Induno Olona erano state svuotate e pulite dalla Protezione civile due settimane fa, ma a causa del grande volume d’acqua caduto in pochi minuti si sono riempite e hanno tracimato, riversando acqua e soprattutto detriti che sono poi andati a chiudere i tombini. Non appena siamo riusciti a spostare i detriti l’acqua ha iniziato a defluire».
In tutto questo la chiesa è fortunatamente rimasta all’asciutto: «Si è trattato di un evento eccezionale, ma lo possiamo considerare un “collaudo”, la prova che il lavoro è stato fatto bene».
Cavallin ci tiene infine a fare un ringraziamento particolare anche a due cittadini: «Un uomo di 50 anni prima e un ragazzo di 20/25 anni poi, mi si sono avvicinati in mezzo a 30/40 cm di acqua e mi hanno chiesto se potevano darci una mano. Gli ho dato in mano un badile e si sono messi a spalare fango per fare defluire le acque. Li ringrazio tanto per la loro generosità e spontaneità nel darsi da fare in una situazione di emergenza, senza pensare che spetti sempre a qualcun altro sporcarsi le mani nel fare. Non conosco il ragazzo più giovane e a lui chiedo di farsi vivo in Comune perché voglio ringraziarlo personalmente e proporlo, con l’altra persona, già fin d’ora per il premio Induno Ringrazia, per l’ esempio che oggi ci hanno dato».
Domenica mattina alle 12.15, conclusa la messa, la cerimonia di inaugurazione della piazza, nell’ambito della 111esima edizione della Festa delle Rose.
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