Omaggio a Ambrogio Barili al Museo Bodini

La mostra si inserisce nella terza edizione di Archivifuturi e presenta una serie di opere su carta realizzate tra gli anni Sessanta e Novanta

Generico 27 May 2024

Il Museo Bodini di Gemonio presenta una mostra omaggio a Ambrogio Barili con una serie di opere su carta (acquarelli, disegni e tempere) realizzate dall’artista tra gli anni Sessanta e Novanta, ma rimaste sconosciute fino a tempi recenti. L’impegno noto a molti in qualità di promotore culturale, giustifica la sezione della mostra dedicata ad altri artisti del secolo scorso, che vede la presentazione al pubblico di una selezione di opere della collezione permanente del Museo Civico Floriano Bodini.
Accanto a opere grafiche dello stesso Maestro al quale il Museo è dedicato, si avrà l’occasione di ammirare opere di Peter Ackermann, Mino Ceretti, Enrico Della Torre, Gianfranco Ferroni, Giannetto Fieschi, Attilio Forgioli, Giuseppe Guerreschi, Piero Leddi, Fabrizio Merisi, Bepi Romagnoni e Joachim Schmettau. Questi, tra gli altri, sono alcuni degli artisti che hanno frequentato la Galleria Botti di Cremona negli anni Sessanta e Settanta, quando Barili ne conduceva l’attività.

Ambrogio Barili nasce il 19 ottobre 1931 a Reboana di Cella Dati, in provincia di Cremona. Dopo il diploma all’Istituto Geometri E. Beltrami della sua città, avendo mostrato notevoli qualità agonistiche nella corsa di mezzofondo, partecipa a numerose gare di livello nazionale e internazionale e si laurea in Educazione Fisica all’ISEF di Roma. Parallelamente alle attitudini atletiche coltiva anche quelle artistiche e partecipa nel 1961 al concorso internazionale per giovani artisti Albisola 1961, dove la giuria presieduta da Wilfredo Lam gli conferisce il I° premio per il Bianco e Nero per l’opera Atleti. Nel corso dei decenni, pur non avendo più esposto dopo il felice esordio ligure, continuerà a coltivare la sua passione segreta per la pittura. Negli anni Settanta lavora alla Galleria Toninelli di Milano e negli anni ‘80 ‘90 collabora con il mercante d’arte Nicola Loi alla gestione dello Studio Copernico che in quel periodo promuove scultori del calibro di Francesco Messina e Arnaldo Pomodoro.
Ma la sua attività nell’ambito della gestione culturale, si attua soprattutto attraverso la conduzione dello Studio d’arte Renzo Botti, aperto nel 1965 in una ex portineria di Corso Garibaldi di fronte alla Galleria XXV aprile a Cremona, su impulso di Danilo Montaldi e di un gruppo di giovani intellettuali cremonesi. Anche dopo la morte di Montaldi (1975) Ambrogio Barili continua l’attività espositiva fino agli inizi degli anni ‘80, contribuendo a promuovere tra gli altri alcuni artisti che arricchiscono questa mostra a lui dedicata. Nel 1978 sposa Gabriella Schiaffino e si trasferisce a Milano dove nel 1979 nasce Riccardo, ma manterrà costante il rapporto con la sua Cremona, con l’ambiente culturale e con gli amici di sempre. Muore a Milano il 21 settembre 2017.

 

3 luglio ore 20.30
presentazione mostra e a seguire concerto jazz

Nell’ambito del Festival ARCHIVIFUTURI al Museo Civico Floriano Bodini viene proposto, mercoledì 3 luglio il concerto jazz: Stefano Bagnoli (batteria), Giuseppe Vitale (piano), Matteo Cutello (tromba), Giovanni Cutello (sax), Stefano Zambon (contrabbasso).
In Italia, tra gli artisti con un curriculum impressionante annoveriamo senz’altro Il batterista Stefano Bagnoli, ormai noto in ambito internazionale come “the brushman”, grazie alla sue doti di maestro delle arti percussive e delle spazzole in particolare.
We kids quintet è un progetto che coinvolge alcuni giovani artisti, tra i più titolati della scena nazionale e session men richiestissimi grazie alle virtù non comuni. Accanto a Bagnoli troviamo Giuseppe Vitale al pianoforte e Stefano Zambon al contrabbasso, i fratelli Matteo e Giovanni Cutello, rispettivamente alla tromba e al sax. La maturità stilistica, le notevoli doti tecniche sono tali da lasciare senza fiato. Bagnoli inoltre si staglia come sicuro baricentro di una musica che unisce tradizione a modernità e dinamicità.
Un progetto dove ancora una volta il jazz italiano dimostra di sapere essere attento, sensibile alle evoluzioni e anche protagonista di nuovi scenari, all’altezza delle sfide del nuovo millennio.

Omaggio a Ambrogio Barili
e agli amici artisti della Galleria Botti di Cremona
Inaugurazione domenica 9 giugno ore 16.30 (ingresso libero)
dal 9 giugno al 21 luglio 2024
Museo Civico Floriano Bodini
Via Marsala, 11
21036 Gemonio (VA)
Orari: sabato e domenica 10.30-12.30/15.00-18.00
Da lunedì a venerdì su prenotazione 3397596939
www.museobodini.it

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erika@varesenews.it
Pubblicato il 01 Giugno 2024
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