“Un posto speciale, un’eccellenza lombarda”: l’assessore regionale Lucchini alla Fondazione Piatti di Sesto Calende
La residenza sanitaria per persone con disabilità, che ospita 35 persone del territorio, ha aperto le sue porte per la visita istituzionale. Nella struttura il personale opera senza divisa e senza orari per le visite. "Questo luogo è innanzitutto una casa. Inclusione e qualità della vita sono al primo posto"
«Benvenuta tra noi Elena». Così recita il cartello d’accoglienza rivolto all’assessore regionale alla Famiglia, Disabilità e Pari opportunità Lucchini alla Fondazione Renato Piatti di Sesto Calende. A realizzarlo sono stati i 35 ospiti della residenza sanitaria per persone con disabilità dell’ente a marchio Anffas che ogni anno si prende cura in totale di oltre 700 persone nelle 18 strutture attive tra la provincia di Milano e quella di Varese.
Nel tardo pomeriggio di venerdì 31 maggio la visita dell’assessore è stata infatti l’occasione per la Fondazione per aprire le porte e mostrare una realtà radicata nel territorio del Basso Verbano, come testimoniato dalla collaborazione con il Cai di Sesto Calende, presente durante la visita di venerdì e attivo nella creazione di progetti individuali, come uscite, passeggiate ed escursioni, a partire dalla vicina ciclabile del Lago di Comabbio.
«Le 35 persone ospitate nella residenza di Sesto Calende provengono tutte dal territorio – hanno spiegato all’assessore il dg Franco Radaelli, il membro del cda Giovanni Daverio e il responsabile della struttura Enzo Semeraro -. Questo luogo è innanzitutto una casa, dove inclusione e qualità della vita sono al primo posto. Il modello è appunto quello di una casa per persone che svolgono attività ed esperienze anche all’esterno, con progetti personalizzati e individuali. Il nostro obiettivo è quello di dare vita ad altri elementi e fare in modo che questo spazio diventi multiservizio, una sorta di villaggio che possa essere sempre più parte della città e aperto verso l’esterno».
Uno degli obiettivi della Fondazione Piatti è infatti quello di superare l’approccio ideologico e privilegiare «percorsi di vita in grado di garantire una vita buona, di qualità e di inclusione». Per questo motivo quella di Sesto Calende è considerata una struttura aperta, senza orari per le visite dei famigliari e gli affetti degli ospiti.
«Il personale opera senza divise – aggiungono Radaelli, Daverio e Cumbo (responsabile dipartimento età adulta di Fondazione) -. Quello che vogliamo trasmettere è che spazi come questo non devono essere vissuti come un luogo di segregazione o essere ridotti a luoghi di cura, anche se naturalmente sono presenti infermieri e medici. Un processo di inclusione naturale ha bisogno di una spinta professionale e di sostegno: serve tanto il cuore quanto la ragione. Per questo tutte le nostre persone hanno una valutazione standardizzata sulla loro qualità della vita, tutti gli aspetti tecnici hanno senso se aumenta questo indicatore. E la struttura di Sesto Calende è un esempio virtuoso di questo modello».
«Quella di oggi è stata una giornata speciale e un’occasione per conoscere una realtà davvero importante – conclude l’assessore Lucchini dopo aver conosciuto i luoghi e le persone che animano la sede sestese di Fondazione Piatti -. Sono contenta di averlo potuto fare in una giornata particolare: oggi in giunta Regione Lombardia ha stanziato ulteriori fondi (2 milioni di euro) per la disabilità gravissima. In assestamento di bilancio si aggiungeranno ulteriori 8,5 milioni per far fronte ai bisogni delle famiglie con disabilità. La Fondazione non ha bisogno di presentazioni, è un’eccellenza lombarda ma essere presente sul territorio è fondamentale per conoscere nello specifico alcuni particolari progetti individuali di Sesto Calende».
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