Boatto si complimenta con Giordani: “Archiviamo la politica dei nemici”
Il candidato del centrodestra, sconfitto per 323 voti, rompe il silenzio dopo il risultato delle elezioni. Sarà capogruppo di minoranza con l'intento di cambiare la stagione dei toni accessi che negli ultimi anni hanno caratterizzato la politica sestese. Una volontà condivisa dal nuovo sindaco Giordani
Archiviare la stagione politica dei nemici e cercare il dialogo costruttivo nell’interesse generale della città. Il candidato del centrodestra di Sesto Calende Mario Boatto ha voluto prendersi un giorno intero di riflessione prima di commentare pubblicamente i risultati delle elezioni vinte lunedì 10 giugno da Betta Giordani e dalla sua lista Sesto Futura.
Nella mattinata di mercoledì, l’ex manager in quota Fratelli d’Italia e candidato sindaco di Siamo Sestesi– lista che incarnava il desiderio di continuità amministrativa con i mandati di Marco Colombo e Giovanni Buzzi – ha deciso di affidarsi a un post pubblicato sui social network – condiviso anche sul gruppo Sesto Calende News 2.0 – per complimentarsi con l’avversaria politica e trarre le prime considerazioni sul risultato delle urne.
Nel riconoscere la sconfitta, decretata con uno scarto di 323 schede (2771 a 2448) e nell’analisi di Boatto dovuta «alla considerazione che i cittadini di Sesto hanno ancora di Giordani (insegnante in pensione) per essere stata per decenni una importante figura di riferimento al servizio dei propri figli», il candidato della destra sestese ha voluto appunto sottolineare l’intenzione di cambiare i toni che hanno acceso gli ultimi anni della politica locale, troppo spesso caratterizzata da scontri, anche personali, sicuramente non piacevoli da assistere durante i consigli comunali, ai quali lo stesso Boatto ha presenziato tra le sedie del pubblico nei mesi di campagna elettorale (nel 2019 una seduta del consiglio comunale fu disertata per protesta). Lo stesso desiderio di cambiamento, con la volontà di interrompere la retorica dei «nemici di Sesto», è stato più volte espresso anche da Giordani negli incontri elettorali in sala consiliare e nelle frazioni.
Adesso a Boatto spetterà dunque il ruolo di capogruppo dell’opposizione, come conferma egli stesso nel post: «Ora che sei il primo sindaco donna delle nostra comunità mi farebbe piacere, come capogruppo di minoranza, poter lavorare in armonia nell’interesse generale, archiviando definitivamente un modo di fare politica e di amministrare la cosa comune fronteggiandosi come nemici senza esclusione di colpi. Sarebbe questa una modalità inedita di confronto basata sul dialogo costruttivo che potrebbe fare la differenza rispetto alle modalità comportamentali che, nostro malgrado e ciascuno per la sua parte, abbiamo ereditato da chi ci ha preceduto».
I RINGRAZIAMANTI DI “SIAMO SESTESI, IL COMMENTO DI FAVARON
Non solo il capogruppo di Siamo Sestesi, anche altri singoli componenti della lista guidata da Boatto hanno voluto individualmente commentare il risultato delle elezioni. Dalle new entry alla loro prima campagna elettorale, come Tommaso Pontremoli (il candidato più giovane delle ultime elezioni sestesi) e Marco Limbiati (eletto in consiglio con 143 voti), passando per l’assessore esterno al bilancio Roberta Colombo e soprattutto l’ormai ex vicesindaco Edoardo Favaron, che ha raccolto il maggior numero di preferenze nella città bagnata dal Lago Maggiore e dal fiume Ticino: 279. Un numero trasformato in un’ovazione da parte di tutta la sala consiliare al momento della proclamazione di lunedì sera.
Così Favaron, che non nasconde l’emozione provata per il calore degli applausi dopo tre mandati in Comune: «Oggi è terminato un percorso, una storia durata 15 anni un percorso per me pieno e ricco di soddisfazioni anche personali. Ho sempre avuto come fulcro la città, la comunità e i cittadini tutti. Anche oggi a spoglio ultimato la sorpresa sono quei 279 Sestesi che ancora hanno deciso che meritavo la loro fiducia e l’impegno che ho cercato di svolgere in questi 15 anni con passione, abnegazione, ascolto, coerenza, rispetto e soluzione. A tutti voi il mio sincero e orgoglioso ringraziamento. Questa sera durante la proclamazione mi sono commosso nel sentire con quanto calore questa città mi ha salutato e non ho nascosto le lacrime. Sono fatto così ho una sensibilità ancestrale. Grazie ancora a tutti per la fiducia: Sesto e i Sestesi sono la mia vita».
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