Paolo Carù, il pontefice del rock

Al castello di Somma il concerto del cantautore Jono Manson e dei Gang, per Storie di Cortile, diventa anche ricordo e omaggio al fondatore di Buscadero. Un pioniere e un costruttore di ponti tra "l'altra America" e l'Italia

gang concerto marino severini

Paolo Carù era «un pioniere e un pontefice»: così è stato ricordato il titolare di Carù Dischi e fondatore di Buscadero, nel corso di una bella serata al Castello di Somma Lombardo, chitarre rock e fisarmoniche, voglia di cantare e di ballare.

C’erano tanti amici di Carù e di Buscadero, nella serata del festival organizzato da Andrea Parodi. E anche i musicisti sul palco – anzi, sotto al portico, clima familiare e zero barriere – sono nomi e storie che hanno incrociato Carù e a Carù devono qualcosa.

Paolo Carù era un estimatore dei Gang, il gruppo dei fratelli Severini da Filottrano, discepoli marchigiani di Joe Strummer che – come il bardo punk londinese dagli anni Ottanta – fin dal loro debutto nel 1987 hanno sperimentato, unendo chitarre elettriche furiose e fisarmoniche, passione internazionalista e storie d’Italia.

«Un pioniere, quando incominciò quarant’anni fa, cinquant’anni fa. Un pontefice» lo ha definito Marino Severini. «ha saputo costruire disco dopo disco, intervista dopo intervista, quel ponte meraviglioso tra l'”altra America”, quella della controcultura, e la nostra provincia dell’impero», ha detto prima del concerto e poi anche al pubblico. «E ci insegna come si fanno le cose belle: con una grande passione».

Passione fatta anche di amicizie, incontri personali, zero distanza, nonostante il suo carattere burbero.
I Gang sono stati ospiti in anni recenti anche al Buscadero Day, così come Jono Manson, il cantautore newyorkese che ha aperto il concerto a Somma con le dolci ballate dall’Ep “Coney Island Serenade”. Un artista affezionato all’Italia e che in Italia ha trovato un sostenitore in Paolo Carù («Manson non è uno qualunque, la sua musica è meditata e profonda», aveva scritto su Buscadero).
Di fronte al pubblico gli amici di Buscadero hanno ribadito che il Buscadero Day di quest’anno – in programma per il 21 luglio al parco Berrini di Ternate – sarà dedicato a Paolo Carù, «a cui saremo sempre infinitamente grati».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 19 Giugno 2024
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