Morta la psicoterapeuta Vera Slepoj, fu consulente del caso Binda
È stata trovata senza vita nella sua abitazione di Padova colpita da malore nella notte. Aveva 70 anni e nel corso del processo sull’omicidio Macchi analizzò lo scritto inviato alla famiglia della vittima

È stata trovata senza vita nella sua casa di Padova Vera Slepoj, studiosa, scrittrice e psicoterapeuta che ebbe un ruolo importante nel processo per l’omicidio di Lidia Macchi. Aveva 70 anni. La professionista ebbe un ruolo importante nel processo in corte d’assise di Varese sul caso Lidia Macchi: analizzò insieme al criminologo Franco Posa lo scritto recapitato alla famiglia Macchi il giorno dei funerali della ragazza, trovata assassinata a Cittiglio nel gennaio del 1987.
Uno scritto giudicato dalla corte d’Assise di Varese come una delle prove chiave, la poesia “In morte di un’amica” che secondo i giudici conteneva “la presenza di molti riferimenti alla scena del crimine”, parole cariche di forte simbolismo espresso dalla mano che estese quei versi, secondo la Corte, l’imputato stesso.
La posizione dell’imputato Stefano Binda venne tuttavia ad essere considerata del tutto estranea ai fatti e il processo per l’omicidio di Lidia Macchi che si concluse a Varese con l’ergastolo passò in giudicato dopo l’Appello a Milano e la Cassazione, scagionandolo da ogni accusa. Nativa di Portogruaro (Venezia), Vera Slepoj è diventata padovana di adozione dopo essersi laureata in Psicologia all’Università della città del Santo con una tesi sulla «Devianza e i meccanismi di controllo in una società attuale», specializzandosi poi in psicoterapia individuale e di gruppo.
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