Quattro mesi dopo l’incidente un grazie speciale per il reparto di ortopedia e traumatologia dell’ospedale di Varese

Una lettrice in una lettera esprime la sua gratitudine per l'attenzione e l'assistenza ricevute durante i quattro mesi di ricovero e cure

Ospedale varese pronto soccorso ospedale di circolo

La lettrice Rita Gaviraghi, dopo una lunga degenza a seguito di un incidente stradale avvenuto il 15 febbraio scorso, desidera condividere la sua esperienza positiva e ringraziare il personale del reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale di Circolo di Varese. In una lettera esprime la sua gratitudine per l’attenzione e l’assistenza ricevute durante i quattro mesi di ricovero e cure.


Gentili Lettori, gentile Direttore,
dopo un’esperienza lunghissima, ma positiva, vissuta a seguito di un incidente che mi ha vista coinvolta il 15 febbraio scorso (investita da scooter durante un attraversamento del Sempione su strisce pedonali), vorrei ripercorrere il mio lungo ‘cammino’ e cominciarne uno nuovo, letteralmente.

Ho trovato presso il reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale di Circolo di Varese un’assistenza ed un’attenzione davvero uniche. Sono stata ricoverata per tre volte, delle quali la prima degenza è durata per 54 giorni; poi un day hospital; infine una degenza breve per l’intervento definitivo alla tibia. L’ultima dimissione risale al 10 giugno: quasi quattro mesi dopo l’incidente.

Voglio ringraziare tutto lo staff del professor D’Angelo (sempre attento e pronto a verificare e riverificare il da farsi) con particolare riguardo ai chirurghi De Falco (di cui ricordo la disponibilità al dialogo con il paziente e la sollecitudine nell’affrontare tutto il percorso operatorio, per garantirne la continuità) e Mazzacane ( gentilissimo nel ricevere le consegne dal primo nella sua singolare duplice veste di sportivo e medico, che credo aiuti nel considerare tanti aspetti di traumi e recuperi).

Voglio menzionare con piacere i bravi ortopedici che mi hanno seguita in reparto e ambulatorialmente (dottori Puricelli, Corti, Marconi e Bardellini, per citare quelli con cui ho interagito di più).
Voglio estendere la mia riconoscenza a tutto lo staff di Chirurgia Plastica, operante in stretta collaborazione con l’Ortopedia e guidato dal professor Valdatta (sempre brillante ed ironico, a vantaggio del paziente), con tanti giovani dottoresse e dottori, nelle cui mani mi sono sentita accudita, sicura, protetta.

Mi è stato detto che sono stata molto ‘paziente’: in realtà, non è stato difficile affidarsi con speranza e tranquillità a persone tanto disponibili. Come insegnante, abituata alle riflessioni e alle valutazioni, giudico con favore di avere, forse, contribuito con il mio lavoro a formare alcuni di questi giovani medici, che in cambio mi hanno ‘rimessa in piedi’.

Grazie ancora a tutto il personale infermieristico e sanitario, alle fisioterapiste, a tutti quelli che lavorano con passione e attenzione, in un contesto che a volte non ripaga dell’impegno profuso.

Un grande abbraccio a tutti e la speranza di venirvi a trovare camminando sulle mie gambe speditamente.

Rita Gaviraghi

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Giugno 2024
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