Il “domino” degli alberi caduti blocca l’alzaia del Ticino tra Somma e Golasecca
Il maltempo di settimana scorsa che ha innescato un effetto a catena: potrebbe servire anche più di una settimana per rimuovere le numerose piante sul fianco della valle e le colate di fango. A rischio anche le manifestazioni che percorrono l'affascinante strada lungo il fiume

Una colata di fango, ma soprattutto gli alberi caduti, con un “effetto domino”: il maltempo delle ultime settimane ha finito per impedire il transito la strada alzaia lungo il Ticino, l’affascinante percorso nella zona del “Canal Grande”, dove il fiume azzurro corre tra ripide pendici boscose.
E proprio le pendici ripide sono parte del problema: il maltempo di settimana scorsa che ha innescato una sorta di effetto a catena. «Sono cadute parecchie piante» dice il sindaco di Golasecca Claudio Ventimiglia. «Quando sono cadute quelle più in basso poi quelle sopra non avevano più appoggio e quindi sono cadute a loro volta».
L’accumulo di una pianta sull’altra e il rischio di ulteriori smottamenti richiederanno prudenza e lavoro coordinato: «Servirà prima sollevare quelle più in alto e ancorarle, poi tagliare quelle sotto, per poi procedere al taglio di quelle cadute più in alto». Poi c’è lo strato di fango sceso dalla collina, che in alcuni punti è molto spesso.
Quanto ci vorrà?
«Domani dovrebbero iniziare con le prime operazioni. Potrebbe essere una settimana come quindici giorni» dice il sindaco, che ha firmato un’ordinanza di totale divieto di transito per circa 2,5 km, dal ristorante “Da Pio” (al confine con Somma Lombardo) a valle fino allo sbarramento della Miorina a monte. Ordinanza di divieto che vale anche per i pedoni, che in questi giorni hanno tentato di passare al di là della chioma degli alberi caduti, esponendosi al rischio di cadere nel fiume.
La chiusura della strada poi ha conseguenze anche su alcuni eventi che erano in programma sullo scenografico tratto: «Domani (sabato 29 giugno, ndr) era previsto il transito delle auto d’epoca Varese-Campo dei fiori», che ovviamente saranno deviate. C’è invece qualche speranza che si possa riaprire la strada prima del transito dei mille e più ciclisti della “Bike Night” Milano-Arona, in programma nella notte tra 6 e 7 luglio.
Va ricordata anche una particolarità di questa strada, che non è comunale né provinciale, ma in carico direttamente al Demanio, cosa che in passato ha reso complicati e più lenti gli interventi ordinari. Questa volta pare però che la sistemazione d’urgenza, con il coinvolgimento dei nuclei di Protezione Civile, possa partire senza troppe lungaggini.
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