Undici anni fa l’agguato mortale a Laura Prati, Cardano al Campo non dimentica la sua sindaca
Commemorazione all’interno del palazzo comunale dove la sindaca è stata ferita a morte il 2 luglio 2013, colpita insieme al vice Costantino Iametti dai proiettili esplosi da Giuseppe Pegoraro
Undici anni senza Laura Prati. A Cardano al Campo si è tenuta la commemorazione, all’interno del palazzo comunale dove la sindaca è stata ferita a morte il 2 luglio 2013, colpita – come anche il vice Costantino Iametti – dai proiettili esplosi da Giuseppe Pegoraro, ex vicecomandante dei vigili urbani condannato in via definitiva all’ergastolo.
Iametti rimase gravemente ferito, Prati sembrava meno grave ma morì tre settimane dopo per le ferite riportate, come hanno dimostrato perizie e sentenze.
Parola al sindaco Lorenzo Aspesi affiancato da Greta Mariotto (scuola secondaria di primo grado Maria Montessori), la sindaca dei ragazzi e delle ragazze (un’istituzione voluta nel 2007 proprio dall’allora sindaca Prati) che ha ricordato in apertura di cerimonia il tragico evento, ma anche la figura di Laura Prati, donna e amministratrice capace e benvoluta, con un senso della legalità e della giustizia profondo e radicato.
Il neo sindaco Aspesi ha ricordato la “sua” Laura: «La ricordo in maggioranza, nel 2007, quando era seduta davanti a me: ci scambiavamo occhiate e ci capivamo al volo. Erano bei tempi, ricordo il suo senso di appartenenza, la passione e il “noi”, la squadra che per lei era fondamentale e che anche noi in questa nuova avventura cerchiamo di portare avanti. Questa è la mia prima commemorazione di Laura, uno dei primi atti della mia amministrazione, un momento particolare a cui tengo molto».
Greta Mariotto ha ricordato che il CCR ha lavorato negli anni con la consapevolezza dell’insegnamento di Laura Prati, che si cresce «rispettando diritti e doveri e rispettando la Costituzione».,
Presenti tanti primi cittadini e amministratori del territorio, chi ha condiviso con Laura Parti un pezzo di cammino e chi è arrivato dopo, tutti con impresso il suo esempio e la sua immagine indelebile. Tra gli altri c’erano i sindaci Stefano Bellaria (Somma Lombardo), Claudio Ventimiglia (Golasecca), Alessandro Ferrazzi (Samarate), Claudio Montagnoli (Arsago Seprio) e l’assessora Raffaella Bandera (Lonate Pozzolo).
Con loro i famigliari della sindaca, il marito Pino e i figli Massimo (consigliere comunale eletto nell’ultima tornata elettorale) e Alessia., nonché Costantino Iametti, che quel 2 luglio era stato ferito gravemente.
Il silenzio e l’ammaina bandiera hanno salutato per l’undicesima volta Laura Prati, una sindaca scomparsa tragicamente e una donna che ha lasciato un’impronta indelebile in chi l’ha conosciuta e nel paese che ha amministrato e amato. La sua Cardano e la provincia di Varese non la dimenticheranno.
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