Il centrosinistra critica Luigi Galluppi, “il moderato sostenitore oltranzista di Cassani”

Dopo il consiglio comunale del 31 luglio un duro comunicato di Pd, Città è Vita e Lista Silvestrini critica il consigliere di Centro Popolare Gallarate per le sue posizioni e i giudizi espressi sulla mozione di minoranza

consiglio comunale gallarate

«Il più oltranzista ed estremo sostenitore di Andrea Cassani»: così il centrosinistra gallaratese – Pd, Città è Vita e Lista Silvestrini – definisce Luigi Galluppi, il consigliere comunale di Centro Popolare Gallarate.

Nel corso del dibattito nell’ultimo consiglio comunale Galluppi ha presentato la mozione di maggioranza (rivendicata come un atto importante per definire il futuro dell’area dell’attuale Sant’Antonio Abate) ma è stato anche molto franco e diretto nel criticare la mozione alternativa presentata da Obiettivo Comune Gallarate.

Il centrosinistra riconosce il dibattito avuto con alcune componenti della maggioranza a sostegno di Andrea Cassani (FdI, Forza Italia e Lista Cassani) e invece critica con forza la posizione di Galluppi, dicendo che «il moderato si è fatto risucchiare nella polarizzazione estrema».

Di seguito il comunicato integrale sottoscritto dai tre gruppi di minoranza

COMUNICATO GRUPPI PD CEV E LISTA SILVESTRINI
Il consiglio comunale del 31 luglio ha mostrato come il più oltranzista ed estremo sostenitore di Andrea Cassani abbia un nome e un cognome: Luigi Galluppi.

Dice di essere moderato e di centro, eppure si permette di definire “nulla assoluto” una mozione altrui e di denigrare una raccolta firme sottoscritta da 13.000 persone a difesa della sanità pubblica a Gallarate.
Afferma che il consiglio comunale è stato convocato strumentalmente sull’ospedale dopo essere stato protagonista di capolavoro dilatorio per non consentire che si parlasse di ospedale nel consiglio di inizio luglio, in cui la maggioranza non ha voluto parlare di ospedale di Gallarate, senza spiegare né pubblicamente, né informalmente, di volere fare un percorso condiviso, che evidentemente non voleva, su una mozione unitaria.

A tutela dei cittadini di Gallarate che hanno a cuore il destino sanitario dell’area del Sant’Antonio Abate le opposizioni erano quindi costrette a chiedere un consiglio urgente in quanto l’amministrazione Cassani era in clamoroso ritardo nel dare ad Arexpo indicazioni sull’area di via Pastori.
Poi, dopo appena 3 ore dalla richiesta di convocazione del consiglio, Galluppi, insieme alle forze di maggioranza, ha depositato una mozione evidentemente pronta da tempo e tenuta nel cassetto, a dimostrazione della completa assenza di volontà di coinvolgere tutte le forme di opposizione.
Nonostante questa evidenza di assenza di volontà di dialogo il PD, cev e lista Silvestrini depositavano con anticipo pochi emendamenti mirati e seri alla mozione di maggioranza.
A questo punto che fa l’autoproclamatosi re dei moderati? Li denigra nuovamente dicendo che tra un’alternativa “e/o” e una congiunzione “e” non cambierebbe la sostanza.
Galluppi sa perfettamente che non è vero quello che dice: “e/o” significa che l’area destinata a funzioni sanitarie richiesta andrebbe da un minimo di 2.500 mq a un massimo di 11.500 mq, decida Regione liberamente. Invece “e” vuol dire che la città di Gallarate chiede a Regione di riservare 11.500 mq per funzioni sanitarie.

In consiglio il principe della moderazione, a fronte di interventi ben più equilibrati di Fratelli di Italia, Forza Italia e Lista Cassani, dapprima non aveva nulla da ridire sulla fatto che la Lega respingesse gli emendamenti senza spiegare il perché (“No, perché no”). Dopo si accalorava per spiegare che la mozione di maggioranza era ben scritta (cosa vera e riconosciuta dalle minoranze, ma che non costituisce analisi del contenuto) a fronte della “nullità” di quella di OCG.
Insomma il moderato per definizione è bravo, gli altri no, scrivono male, sono strumentali, di parte.
Infine innanzi alle nuove e continue intemperanze comportamentali del sindaco in aula nei confronti di consiglieri di minoranza il centrista non aveva nulla da ridire. Tutte normali dinamiche consiliari.

La verità è che, purtroppo, il moderato si è fatto risucchiare nella polarizzazione estrema, divenendone il massimo esponente. Il centro anziché fare da ponte, mediare, cercare un punto di equilibrio, portando a una sintesi, si appiattisce agli estremi.
Così a Gallarate il caro Galluppi diventa il patrocinatore di chi crede che Regione Lombardia dopo i disastri che hanno distrutto il nostro ospedale debba in autonomia fare di testa sua per il futuro della sanità di Gallarate.

Noi crediamo invece che la nostra città avrebbe dovuto e dovrebbe avere una voce autonoma e forte nei confronti di Regione per dire che l’ospedale nuovo o unico non voglia dire eliminare un importante presidio sanitario per casi non acuti nel nostro comune. Ce lo chiedono tutti i nostri concittadini. Ma forse Galluppi non se ne accorge, troppo impegnato a escogitare la linea difensiva di una maggioranza in comune completamente appiattita su Regione Lombardia. Con la massima moderazione, s’intende.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Agosto 2024
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