Il sindaco di Brenta cita Linus dopo il giro sulla ciclabile: “Più cura delle nostre piste”
Il sopralluogo. E la tirata d'orecchi: “Dovrebbe essere un'oasi per i ciclisti, invece si deve fare i conti con erbacce che sporgono in più punti e ne invadono spesso la carreggiata“
Più attenzione alle manutenzioni sulla pista ciclabile del lago di Varese. Firmato: il sindaco di Brenta, Gianpietro Ballardin, che si è preso a cuore il problema e in un suo intrvento ritorna sulla vicenda arrivata alle cronache dopo che le condizioni della ciclopedonale del lago sono diventate di portata nazionale in seguito all’esondazione del bacino e all’invasione del piano stradale da parte dell’acqua.
«Il 16 marzo 2024 è stato lanciato un messaggio in diretta a Radio Deejay da Linus che parlando della pista ciclopedonale del Lago di Varese sostanzialmente diceva: “Avete un gioiellino ma ci vuole più manutenzione”. Una tirata d’orecchie a cui rispondeva la provincia di Varese: “possiamo garantire che il nuovo appalto delle manutenzioni alla ciclabile sta funzionando molto bene e non si segnalano particolari criticità”. Ora oggi ho voluto personalmente verificare come la situazione nei tratti di ciclopedonabile che attraversano il nostro bel lago di Varese siano effettivamente tenuti in manutenzione e rispondano alla domanda crescente di positiva attrattività turistica che rientra nella fattispecie di una Provincia che vuole promuovere le bellezze del proprio territorio», scrive Ballardin
Che racconta. «Dovrebbe essere un’oasi per i ciclisti, invece si deve fare i conti con erbacce che sporgono in più punti e ne invadono spesso la carreggiata. In parecchi punti del percorso c’è un asfalto con gobbe e crepe, danneggiato dall’usura e dalle intemperie, pericoloso per inciampi e conseguenti cadute, detriti e ramaglie sul percorso, contribuendo a fornire un’immagine squalificante e pericolosa del tratto ciclopedonale. Negli obiettivi generali di sviluppo turistico della Provincia di Varese si evidenzia la necessità di dare impulso alla mobilità sostenibile attraverso il consolidamento e lo sviluppo delle intersezioni tra il turismo e le attività produttive a medio-corto raggio, anche attraverso la cura e la manutenzione delle infrastrutture leggere, quale condizione di attrattività a vantaggio dei turisti e dei residenti di tutto il territorio. Tutto questo per migliorarne l’accessibilità e potenziarne gli elementi specifici dell’offerta turistica complessiva. Diventa quindi necessario investire sui servizi territoriali. Le strutture ricettive possono innovarsi e puntare sulla formazione, ma poi servono iniziative di ampio respiro, che sappiano coinvolgere e creare indotto in tutto il territorio, dalla città ai paesi più piccoli, e che soprattutto siano capaci di andare al di là della sagra che si esaurisce in una singola serata. È necessario anche un dialogo sinergico tra gli operatori del settore. Si potrebbero mettere sul tavolo le idee, le problematiche e le necessità per avviare iniziative che possano incrementare l’indotto».
«Le piste ciclabili sono uno specchio della condizione dei luoghi e riflettono in positivo o in negativo sull’immagine che vogliamo offrire per attrarre i turisti e per dimostrare la nostra attenzione ad uno sviluppo sostenibile. E quindi necessario prestare attenzione affinché le nostre ciclopedonali non siano solo un elemento utile a dimostrare sulla carta le potenzialità di un insieme ma, attraverso la cura ed una costante manutenzione, possano essere considerate una risorsa concreta di fruibilità in un’immagine che la Provincia di Varese deve saper dare. Diventa necessario avere capacità e voglia di rappresentare la condizione di un turismo sostenibile che, economicamente e nei numeri può essere un’importante risorsa per gli abitanti, i giovani, le imprese turistiche ed alberghiere che vivono e vogliono investire sul futuro del nostro territorio», conclude l’amministratore.
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Certo che il sindaco di Brenta è capace di guardare i problemi delle altre amministrazioni e non vede hli enormi problemi in casa propria.
Complimenti al criticone che non perde occasione di scrivere il suo nome su Varesenews