Omar Bassi pestato in discoteca ad Origgio e morto dopo due settimane. Il legale cerca testimoni
L'appello dell'avvocato Maraia, legale della famiglia del giovane di Bollate morto in Calabria il 5 agosto, sta conducendo le indagini difensive: "Se qualcuno ha visto o fatto video della serata al Dolce Beach mi contatti"
Immagini, video, informazioni utili per ricostruire cosa è accaduto a Omar Bassi la notte del 20 luglio, intorno alle 3:00 del mattino, nella discoteca Dolce Beach di Origgio.
L’avvocato Francesco Maraia lancia un appello a tutti coloro che quella sera hanno visto la dinamica della vicenda che ha portato al drammatico episodio che ha visto coinvolto il giovane di 23 anni, brutalmente percosso da numerosi buttafuori del locale.
«Purtroppo, il 5 agosto, Omar è deceduto a causa di un’emorragia cerebrale. Secondo diversi medici legali, le percosse ricevute quella notte potrebbero essere state la causa diretta del tragico epilogo» – afferma il legale della famiglia del ragazzo».
Per ricostruire con esattezza i fatti «stiamo conducendo un’indagine difensiva a supporto di quella della Procura di Busto Arsizio e abbiamo bisogno del supporto di chiunque fosse presente quella notte. Rivolgiamo un appello a chiunque abbia assistito alla scena o disponga di immagini, video, o informazioni utili, affinché si metta in contatto con noi. Anche il più piccolo dettaglio potrebbe essere determinante per far luce sulla verità» – conclude l’avvocato.
Nel frattempo si attende l’esito dell’autopsia che stabilisca le cause esatte della morte del giovane, avvenuta mentre era in vacanza in Calabria con la famiglia, due settimane dopo i colpi inferti dai buttafuori del locale. Da quanto ricostruito il 23enne, dopo un primo passaggio a vuoto al Pronto Soccorso dell’ospedale Sacco la notte stessa, era andato all’ospedale di Garbagnate Milanese due giorni dopo a causa dei forti mal di testa ma dimesso con codice verde.
Il 2 agosto aveva deciso di partire per la Calabria e pochi giorni dopo (il 5 agosto) si era sentito male nuovamente. Morirà a causa di un ‘emorragia cerebrale all’ospedale di Reggio Calabria dove i genitori formalizzeranno la denuncia nei confronti dei buttafuori e dell’ospedale di Garbagnate.
La mail dello studio legale è info@studiolegalemaraia.it.
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