Il risultato dei lavori pubblici a Mercallo accende la discussione in consiglio comunale

Il gruppo di minoranza Mercallo Futuro ideale ha avanzato dubbi riguardo alla tinteggiatura dell'edificio della sala polivalente, alla costruzione di un nuovo cordolo in via Oneda e alla gestione del parcheggio del cimitero in via Roma

Consiglio comunale mercallo

Un consiglio comunale animato quello che si è celebrato a Mercallo la sera di giovedì 29 agosto. Al centro della discussione tra la maggioranza del sindaco Andrea Tessarolo e del gruppo di opposizione Mercallo Futuro ideale guidato da Francesca Madoglio ci sono state tre interpellanze presentate dal consigliere Patrick Panza, per chiedere all’amministrazione chiarimenti riguardo tre lavori svolti sul territorio del comune: la tinteggiatura dell’edificio della sala polivalente, la costruzione di un nuovo cordolo in via Oneda e la gestione del parcheggio del cimitero in via Roma.

La tinteggiatura della sala polivalente, «Intervento svolto senza autorizzazione paesaggistica»

Di recente, l’edificio che ospita la sala polivalente di via Prandoni è stato al centro di alcuni lavori di manutenzione straordinaria, in particolare la tinteggiatura degli esterni e la costruzione di una nuova zoccolatura. «Chiediamo – ha sottolineato Panza – quali siano state le motivazioni che hanno portato l’amministrazione comunale a sostituire le cromie di facciata e delle persiane e a posare un elemento innovativo quale la zoccolatura in serizzo in precedenza non riscontrabile e in difformità dallo stato dei luoghi senza richiederne preventiva autorizzazione paesaggistica?».

«Chiediamo inoltre – ha poi aggiunto il consigliere di Mercallo Futuro ideale – perché sia stato incluso nell’intervento una porzione di immobile di proprietà di terzi o, nel caso in cui quest’ultima circostanza fosse smentita, non si sia vigilato correttamente sull’operato dell’impresa».

«Le cromie della facciata e delle persiane – ha risposto la maggioranza – non sono state modificate, in quanto il colore rosa dell’edificio e il grigio delle persiane risultava sbiadito dalla mancanza di tinteggiatura da oltre 30 anni. Lo zoccolino, che era già esistente sull’edificio, è stato reinserito in una piccola porzione per ovviare all’annoso problema delle infiltrazioni. Nessuna porzione di edificio privato è stata compresa nel progetto né nel quadro economico. L’impresa non ha agito nell’ambito del contratto d’appalto e il privato, che non è nessuno di coloro presenti in consiglio o qualcuno dei loro parenti, ha già provveduto alla sistemazione della facciata».

«Il nuovo colore di facciata utilizzato – ha poi aggiunto il consigliere Panza successivamente al consiglio comunale – non risulta campionato il relativo codice colore non è indicato in nessun documento di progetto e nemmeno nell’allegato capitolato. Risulta evidente come il precedente sui toni del rosa antico differisce di parecchio da quello oggi rinvenibile con cromia salmone. Non vi è poi segno di alcuna zoccolatura precedente. Il tentativo di ripristino delle facciate di terzi è al limite di qualsivoglia logica di trasparenza, rispetto delle leggi e della sicurezza dei luoghi di lavoro e l’atteggiamento dell’amministrazione di correre ai ripari prima della seduta del consiglio risulta fuori luogo e inopportuno, cercando di tutelare il precedente responsabile dell’ufficio tecnico oggi Vicesindaco che sottolineo ha reso delle dichiarazioni inesatte e non fedeli circa la corretta esecuzione dei lavori che hanno di fatto ricompreso senza alcun titolo partizioni di proprietà privata di parenti stretti di un componente della maggioranza. Verrà richiesta la verifica della necessità di ottenere l’autorizzazione paesaggistica alla competente Soprintendenza già preavvertita telefonicamente rispetto alle circostanze riportate nell’interpellanza. Aggiungo inoltre la necessità di accertamento della legittimità delle pensiline a copertura delle aperture poste su via Bellora non presenti prima dell’intervento. Inoltre l’aver cercato di ricondurre a legittimità la parte dei privati risulta un tentativo di ripristino raffazzonato: segnalo come la precedente partizione di facciata fosse semplicemente intonacata e non tinteggiata e la lamiera presente non fosse verniciata. Chiedo che vengano informato l’attuale Responsabile dell’ufficio tecnico di ogni circostanza relativa alla presente dichiarazione all’accaduto della giornata di ieri e all’interpellanza stessa al fine di compiere i dovuti accertamenti e procedimenti nei confronti degli illeciti paesaggistici manifestati. Non mancherà la mia comunicazione alla stessa Soprintendenza come sopra detto, all’Anac Autorità nazionale anticorruzione, alla Procura della Repubblica e agli enti che si riterranno più opportuni. segnalo inoltre come la proprietà del muro (partizione bassa) risulta andito comune in comproprietà di tre soggetti. Due di questi risultano parenti stretti di un componente di maggioranza».

sala polivalente mercallo
La sala polivalente recentemente tinteggiata e con la nuova zoccolatura

Il nuovo cordolo di via Oneda, «Un’opera in contrasto col contesto locale»

«La sostituzione – ha affermato Mercallo Futuro ideale – del manufatto originario con un cordolo in cemento prefabbricato in Via Oneda rappresenta una modifica significativa rispetto alla struttura preesistente che connotava il paesaggio e risultava testimonianza simbolica dell’architettura rurale così come consolidata per larga parte sul territorio comunale con “mureƫ” e recinzioni in pietra. Non è chiaro se siano stati effettuati i controlli necessari riguardo ai drenaggi laterali, e se, prima di asfaltare l’area precedentemente utilizzata come fosso di scolo, siano state realizzate opere adeguate per lo smaltimento delle acque meteoriche».

«Inoltre – ha aggiunto la minoranza -, il territorio del Comune di Mercallo è sottoposto a vincolo paesaggistico e l’intervento in questione non sembra rientrare tra le opere considerate di irrilevanza paesaggistica, come disciplinato dal DPR 31/2017, Allegato A, punto 10, che consente interventi di manutenzione e adeguamento degli spazi esterni solo se eseguiti nel rispetto delle caratteristiche morfo-tipologiche, dei materiali e delle finiture preesistenti e dei caratteri tipici del contesto locale».

«Si tratta di un’opera realizzata più di un anno fa – ha risposto l’amministrazione -, perché il muretto in pietra risultava ammalorato e necessitava continue manutenzioni a seguito di numerose collisioni con le autovetture, che facevano inoltre finire materiale pericoloso sulla sede stradale. Si è valutata la costruzione di un cordolo prefabbricato in cemento per conformarsi alla normativa del codice della strada. L’intervento non ha comportato modifiche alla natura della strada, dove esiste già un sistema idoneo di raccolta delle acque».

«Non è stata fornita – ha aggiunto Panza a consiglio terminato – alcuna risposta circa il perché non sia stata richiesta autorizzazione paesaggistica sia per demolire il precedente muro in sasso sia per il nuovo cordolo. Anche in questo caso attenzioneremo gli enti competenti».

via oneda mercallo
Il nuovo cordolo in cemento realizzato al posto del muretto in pietra

Il parcheggio del cimitero, «serviva più programmazione»

Mercallo Futuro ideale ha poi posto l’attenzione sui lavori che hanno interessato il nuovo parcheggio di via Roma accanto al cimitero. «Il progetto – ha sottolineato il gruppo di minoranza – ha subito una modifica rilevante, che ha comportato la rimozione della pavimentazione in stabilizzato già esistente, per consentire la posa di masselli prefabbricati in cemento. Questa sequenza di interventi ha comportato un ulteriore investimento di risorse economiche e una dilatazione dei tempi di realizzazione, evidenziando una potenziale mancanza di programmazione. La rimozione della pavimentazione già eseguita e la successiva posa dei sottoservizi rappresentano infatti un intervento che avrebbe potuto essere evitato con una programmazione più accurata dei lavori. Il Comune ha sostenuto costi aggiuntivi per la gestione di questa situazione e per i diversi interventi diretti che si sono resi necessari».

«È evidente – ha poi aggiunto Mercallo Futuro ideale – da diversi mesi la presenza di una canna dell’acqua che, dalla fontana vicina al cancello del cimitero, percorre tutta l’area esterna attraversando l’ingresso del parcheggio, in assenza di un impianto di irrigazione per le aiuole presenti. La realizzazione di un impianto di irrigazione integrato avrebbe potuto evitare l’attuale soluzione temporanea, migliorando l’efficienza e l’estetica dell’area».

«Il primo intervento – ha commentato la maggioranza – è stato completato con una pavimentazione in stabilizzato compattato, in modo da rendere fruibile il parcheggio già dallo scorso anno. Questa pavimentazione è stata poi utilizzata come fondo per il secondo lotto di lavori senza nessuna rimozione. Il sistema di irrigazione provvisorio sarà a breve smantellato, in quanto è stato posizionato solo al fine di garantire l’attecchimento delle essenze arboree appena piantate».

«Per l’irrigazione – ha poi aggiunto Panza – è palese come la risposta sia un inutile tentativo di coprire delle azioni non pensate. Le piante utilizzate oltre all’attecchimento necessitano di bagnature costanti nel periodo estivo – primaverile tale per cui l’irrigazione integrata risulta necessaria. Diversamente potrebbe già essere rimossa la canna dell’acqua avendo atteso più di tre mesi per l’attecchimento. Apprendiamo inoltre dalla dichiarazione del sindaco, che il vecchio parcheggio e il campetto da calcio su via Roma non risultino più spazio pubblico. Rilevando l’assoluta importanza affinché quest’area continui ad essere utilizzata dai cittadini e dai ragazzi chiediamo al comune di attivarsi tempestivamente al fine di riattivare le convenzioni con il privato».

«Dall’amministrazione ci saremmo aspettati il buon esempio»

A fronte del clima di tensione che si è creato durante il consiglio (che ha anche portato alla sospensione dell’assemblea per alcuni minuti), il consigliere Patrick Panza è intervenuto per commentare alcuni aspetti emersi nel corso della discussione. «Abbiamo trovato le risposte della maggioranza insoddisfacenti – afferma Panza – e ci è stato impedito di argomentare ulteriormente le nostre interpellanze. Il sindaco Tessarolo, in quanto presidente del consiglio comunale, non ha rispettato i principi di imparzialità che spettano al suo ruolo. Ci saremmo aspettati che l’amministrazione desse almeno il buon esempio».

Alessandro Guglielmi
aleguglielmi97@gmail.com

 

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Pubblicato il 30 Agosto 2024
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