Una giornata al presidio davanti al bosco di Gallarate tra solidarietà e tensioni
La massiccia presenza di forze dell'ordine davanti al gazebo di via Curtatone non ha scoraggiato i comitati che protestano contro l'abbattimento degli alberi. Momenti di tensione attorno all'ora di pranzo
È stata una giornata movimentata quella di oggi in via Curtatone, davanti al boschetto presidiato dal comitato Salviamo gli alberi e da altre variegate realtà tra le quali il Gruppo Tanuki con alcuni ragazzi che sono saliti sugli alberi. Iniziata molto presto con l’arrivo sul posto delle forze dell’ordine che hanno iniziato a identificare tutti i partecipanti al presidio, è poi proseguita con la conferenza stampa di cui vi abbiamo dato conto nella prima parte della giornata.
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Subito dopo, però, sono iniziati i problemi con un manifestante che è stato bloccato dai carabinieri mentre riprendeva col proprio telefonino. L’uomo è stato atterrato e poi lasciato andare dopo che gli è stato tolto il telefono dalle mani. Per lui si sono rese necessarie le cure dei sanitari, arrivati sul posto con un’ambulanza. La tensione, a quel punto, è salita ancora di più con l’arrivo di una camionetta della Polizia con gli agenti in tenuta antisommossa che si sono schierati in strada.
Nella confusione, inoltre, qualcuno ha fatto anche cadere due transenne che delimitano l’area boschiva ma altri manifestanti le hanno subito riposizionate. I poliziotti, poi, si sono ritirati all’interno della camionetta e il pomeriggio è proseguito serenamente con un gruppo di donne che ha lavorato a maglia sotto il gazebo che ormai da inizio agosto presidia lo spazio.
Nel pomeriggio sono arrivati altri ragazzi, un rappresentante della Leal (Lega Antivivisezione di Milano), un rappresentante di Cuori Liberi e il consigliere regionale dei Alleanza Verdi Sinistra Onorio Rosati che ha espresso la propria solidarietà coi comitati in protesta.
Cinzia Colombo, tra i più attivi sostenitori della protesta contro l’abbattimento degli alberi, ha annunciato che la protesta proseguirà anche domani mentre i ragazzi saliti sugli alberi continueranno a resistere. Sono oltre seimila le firme raccolte contro l’abbattimento degli alberi nell’area sulla quale dovrebbe sorgere una nuova scuola nell’ambito del progetto Grow29, finanziato con fondi per la coesione sociale dell’Unione Europea per circa 18 milioni di euro.
Oltre alla nuova scuola il progetto prevede anche un sottopassaggio dell’autostrada, una pista ciclabile e la ristrutturazione di un complesso Aler nella stessa via.
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