Sette nuovi istruttori di speleologia “promossi” dopo tre giorni di esami
Weekend intenso per i candidati (due provengono dal CAI di Carnago) che hanno affrontato una parte teorica (a Clivio) e le operazioni pratiche ad Arcisate e sul Campo dei Fiori
Tra venerdì 11 e domenica 13 ottobre si sono svolti gli esami per conseguire la nomina di Istruttore Sezionale di Speleologia, figura importante per l’organizzazione di corsi di introduzione alla speleologia presso sezioni del CAI, il Club Alpino Italiano.
L’evento, che ha avuto come direttore l’Istruttore di Speleologia Mario Noseda Predaglio del Gruppo Speleologico CAI di Como, è stato organizzato dall’O.T.T.O., Organo Tecnico Territoriale Operativo di Lombardia, struttura territoriale della Commissione Centrale di Speleologia del CAI. La giornata ha avuto luogo al Civico Museo Insubrico di Storia Naturale di Clivio, località che ospita anche la sede del Gruppo Speleologico Prealpino, alternando incontri teorici in aula ed escursioni sul territorio del Varesotto.
Sette i candidati, provenienti da varie sezioni CAI del nord Italia, tra i quali anche i soci del G.S. Prealpino Roberto Testa e Luca Cirea, iscritti alla sezione CAI di Carnago. Gli aspiranti istruttori hanno quindi trascorso tre giorni davvero intensi, costantemente sottoposti a scrupolosa valutazione attraverso incontri teorici in aula ed escursioni pratiche.
Nel pomeriggio di venerdì 11 ottobre ogni singolo candidato ha presentato alla commissione esaminatrice una propria lezione riguardante argomentazioni speleologiche, così come avviene durante i corsi di introduzione alla speleologia.
L’esposizione delle lezioni è avvenuta con l’ausilio di supporti multimediali, poi ai candidati, sono sono state formulate svariate domande per valutare al meglio la loro preparazione culturale in materia di geologia, carsismo, meteorologia ed idrologia sotterranea, caratteristiche delle attrezzature speleologiche, biologia sotterranea, ecologia in grotta ecc.
La giornata di sabato 12 è stata trascorsa interamente nella palestra di roccia gestita dal G.S Prealpino sul monte Useria ad Arcisate. Qui i candidati hanno eseguito molte manovre su corda, impegnandosi in operazioni complesse e di emergenza tra le quali simulazioni di recupero di persone bloccate su corda o infortunate.
L’ultima delle tre giornate di esame è stata dedicata alla progressione in grotta. Il gruppo composto dai candidati e dalla commissione d’esame si è recato presso una tra le più note cavità naturali presenti sul monte Campo dei Fiori, dove i futuri Istruttori Sezionali hanno simulato un tipico accompagnamento in grotta con aspiranti speleologi.
Qui si è dovuto dimostrare non solo capacità tecnica ma soprattutto quella psicologica, dote indispensabile per comprendere e gestire nel migliore dei modi l’aspetto emozionale di chi varca per la prima volta la soglia del sottosuolo, le paure che ognuno di loro porta con sé, la necessità di infondere fiducia e tranquillità alle persone che potrebbero entrare in crisi per svariati motivi tra i quali la stanchezza, la paura di non farcela oppure semplicemente il timore che le attrezzature tecniche necessarie per scendere in grotta non siano affidabili.
Alla fine tutto è andato bene, i sette ragazzi hanno dimostrato di essere maturi e preparati per collaborare nei corsi di speleologia, avendo superato brillantemente le prove. I Gruppi speleologici dai quali provengono in futuro avranno quindi l’opportunità di poter contare su di loro, aumentando così la sicurezza e la qualità dei corsi stessi.
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