Flavia Marinelli è la nuova direttrice del Dipartimento di Biotecnologie e scienze della vita dell’Università dell’Insubria
Il dipertimento, costituito nel 2011, è basato sull’idea di unire le scienze biologiche, le biotecnologie e la medicina in un unico ambiente di ricerca. È costituito da 51 professori e 18 ricercatori, 29 amministrativi e tecnici
Nuova guida per il Dipartimento di Biotecnologie e scienze della vita (Dbsv) dell’Università dell’Insubria: dal 31 ottobre Flavia Marinelli subentra come direttrice al posto dell’uscente Luigi Valdatta. «Sono molto onorata – commenta – di aver avuto la fiducia dalle mie colleghe e colleghi del Dipartimento di Biotecnologie e scienze della vita, dai rappresentanti del personale tecnico e dai rappresentanti degli studenti che mi hanno eletto come direttrice per il prossimo triennio. Cercherò di svolgere al meglio questo incarico al servizio del nostro dipartimento cercando di valorizzarne al massimo le competenze scientifiche e le capacità e peculiarità didattiche, e promuovendone il trasferimento delle conoscenze e la vocazione internazionale. Un mio obiettivo sarà cercare di lavorare bene insieme, in armonia e nel rispetto di ogni competenza e contributo».
Chi è Flavia Marinelli
Un curriculum contraddistinto dalla ricerca quello di Flavia Marinelli. Laureata all’Università la Sapienza di Roma in Scienze biologiche, con Perfezionamento in Chimica alla Scuola Normale Superiore di Pisa, dopo una fellowship in Germania al Biologisches Institut II della Albert Ludwigs Universitat di Freiburg, dal 1991 al 2004 si è dedicata alla scoperta e sviluppo di nuovi antibiotici al Centro Ricerche Lepetit, a Gerenzano, e nel 2000 è stata tra i soci fondatori della prima biotec italiana Biosearch Italia, quotata al Nasdaq. È co-inventrice di quattro brevetti su altrettante nuove molecole antiinfettive e coautrice di 150 articoli scientifici e capitoli di libro.
All’Insubria dal 2002, è stata presidente di corso di laurea e di dottorato e nel 2017 è diventata professoressa ordinaria di Chimica e Biotecnologie delle fermentazioni, è rappresentante dei docenti in Senato accademico e delegata del rettore alla ricerca. Svolge attività didattica nel settore delle biotecnologie microbiche e nella chimica dei processi fermentativi, mentre la sua ricerca è focalizzata sulla biosintesi di nuovi antibiotici di origine microbica e sul fenomeno della resistenza antimicrobica, ed è stata finanziata da vari enti nazionali e internazionali, spesso in collaborazione anche con varie industrie farmaceutiche italiane ed europee.
Marinelli ha inoltre contribuito alle attività di internazionalizzazione istituendo il primo double degree del corso di laurea magistrale in biotecnologie con l’University of Chemistry and Technology di Praga, di cui è stata per una decina di anni visiting professor in Erasmus. Dal 2007 ad oggi ha l’incarico di docente nella International Summer School of Applied Molecular Microbiology John Innes Center (UK).
Il Dipartimento di Biotecnologie e scienze della vita dell’Università Insubria
Il Dipartimento di Biotecnologie e scienze della vita è costituito da 51 professori e 18 ricercatori, 29 amministrativi e tecnici impiegato nei servizi di segreteria e nelle attività e gestione dei laboratori scientifici di didattica e di ricerca e della relativa strumentazione scientifica, che rappresenta un’importante dotazione del dipartimento, fondamentale per la qualità della sua didattica e della sua ricerca.
Il Dbsv, costituito nel 2011, è basato sull’idea di unire le scienze biologiche, le biotecnologie e la medicina in un unico ambiente di ricerca. In quest’ottica, l’obiettivo comune è di costituire sinergie tra la ricerca di base e quella applicata, tra la ricerca in laboratorio e la clinica, promuovendo un approccio interdisciplinare. I corsi di studio erogati dal Dbsv sono cinque: due triennali in Biotecnologie e Scienze biologiche, il corso magistrale in Biotecnologie e sostenibilità, i due corsi magistrali internazionale con double degree in Biomedical sciences e Biotechnology for the bio-based and health industry. Tutti i corsi prevedono attività di laboratorio e quindi il numero di studenti che si possono iscrivere ogni anno è legato alla capienza degli spazi: al momento si contano circa 1200 studenti. La componente medica svolge attività didattica prevalentemente per i corsi di studio erogati dalla Scuola di medicina e per le Scuole di Specializzazione medica.
Circa 30 dottorandi e 40 tra borsisti e assegnisti contribuiscono ogni giorno alla vitalità del dipartimento in termini di produzione di risultati della ricerca e pubblicazioni scientifiche. Il focus della ricerca del Dbsv riguarda il benessere dell’uomo, degli animali e dell’ambiente. I principali progetti in corso sono relativi alla ricerca biomedica, alla identificazione di nuovi targets di patologie, all’antibiotico-resistenza, alla chimica verde, alle biotecnologie proteiche, microbiche, vegetali ed animali, e hanno raggiunto il totale di circa 5 milioni di euro di finanziamento tra il 2023 e il 2024. La produzione scientifica è testimoniata da 200-300 pubblicazioni peer reviewed per anno (dati relativi all’ultimo triennio) valide per la valutazione della qualità della ricerca, di cui quasi un terzo vanta coautori stranieri, a conferma della vocazione internazionale del dipartimento.
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