Dallo schermo al cuore: all’Ite Tosi di Busto Arsizio il cortometraggio di “Cuffie Colorate”
L'associazione Cuffie colorate ha presentato il mini-film Appeal, dove i cuori si incontrano
Un venerdì serata di emozioni, applausi e risate nell’aula magna dell’Ite Tosi.
Cuffie colorate, l’associazione della vivace città di Busto Arsizio che vuole rendere lo sport alla portata di tutti, si è già impadronita del palco. Amanda Ferrario, dirigente dell’Ite Tosi, raggiunge i suoi rappresentanti per adempiere agli onori di casa.
Il rapporto tra l’associazione e l’ente scolastico è già tangibile. Il pubblico applaude, le luci si spengono e si parte.
Stanno tutti attendendo l’inizio del cortometraggio di Cuffie colorate, vincitore della 13a edizione del Festival del cinema nuovo – films & disability.
Sono però le candid camera di qualche anno addietro ad avviare la serata introducendo la gremita aula magna della scuola superiore al mondo cinematografico.
Le riprese dell’associazione tra le vie bustocche raccolgono l’idea di filmare a loro insaputa coloro che si intrattengono in differenti contesti, comici per la maggiore.
A generare grasse risate tra gli spettatori sono dapprima le scene del nuovo vigile in città che sulle note di I’m Gonna Be (500 Miles) risulta impacciato nel gestire il traffico. A seguire, è Alberto, pescatore professionista, a determinare le facce più insolite e buffe tra i passanti che lo osservano con la più sofisticata attrezzatura pescare in una fontana pubblica. Secondo coi quanti pesci avrà preso?
Il pubblico ride ancora quando compare il video di due cari amici per un grande in bocca al lupo per la serata. Sono Ale & Franz che adorano le cuffie colorate, «quelle proprio di tutti i colori», e ci lanciano così alla visione del cortometraggio.
Appeal – dove i cuori si incontrano: questo è il titolo scelto per la storia che illustra il rapporto che i ragazzi di oggi hanno con il cellulare, ma anche il nome dell’app di incontri protagonista del film. E la storia che Cuffie colorate ci racconta è quella di amici che iscrivendosi alla piattaforma per trovare l’amore finiscono vicendevolmente vittime di catfishing. Cosa potrebbe accadere se un giorno le vere identità venissero svelate?
«La vita vera è più bella di quella virtuale. Ma la vita virtuale esitserà comunque»: così i giovani attori tengono a chiudere lo spettacolo regalando una tenera morale. Il pubblico è commosso. Terminata la proiezione Silvano e Massimo, rappresentati dell’associazione, valorizzano ogni contributo risultato fondamentale per la realizzazione e chiudono ringraziando l’istituto per l’ospitalità, non limitata alla serata ma estesa all’utilizzo delle strutture per sopperire alla mancanza di una piscina.
Le istituzioni presenti annunciano la volontà di supportare iniziative simili, il futuro sembra promettente. La speranza di un bis per il corto è nell’aria già mentre i partecipanti si allontanano con un sorriso.
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