Ricordi, immagini e racconti: Salone Estense pieno per l’omaggio a Salvatore Furia nel suo centenario
In Salone Estense un evento emozionante, pensato per ricordare la figura e fissare l’eredità di Salvatore Furia, protagonista di spicco della cultura e dell’impegno sociale a Varese
Mercoledì 20 novembre, il Salone Estense di Varese ha fatto da cornice a un evento emozionante, pensato per ricordare la figura e fissare l’eredità di Salvatore Furia, protagonista di spicco della cultura e dell’impegno sociale a Varese.
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In un salone pieno fino all’ultima sedia, la serata – presentata da Elena Emilitri, storica conduttrice del Premio Furia – ha offerto al pubblico un viaggio tra racconti, testimonianze e filmati che hanno ripercorso la vita e il lavoro di questo straordinario uomo. Ad aprire la serata è stato il sindaco di Varese, Davide Galimberti, che ha sottolineato l’importanza di Furia non solo per la città, ma anche per il panorama nazionale. Poi l’assessora all’Ambiente Nicoletta San Martino ha evidenziato il legame profondo che univa Furia non solo alla natura, ma anche alla spiritualità.
Il cuore della serata è stato però rappresentato dalle testimonianze di chi ha condiviso con lui momenti significativi. Luca Molinari, presidente della Società Astronomica “G.V. Schiaparelli”, ha aperto questa parte con un intervento arricchito da straordinari documenti fotografici, ripercorrendo la vita e le avventure dei giovani volontari che seguivano “il prof”. Massimo Furia, figlio di Salvatore, ha raccontato aneddoti di famiglia, mentre Alessandra Ribaldone, sua storica collaboratrice, ha ripercorso trent’anni di lavoro comune, arricchendo il suo intervento con racconti e documenti rarissimi, come la copia del periodico Andromeda, ideato da Furia e pubblicato in sole quattro uscite, ma di grande pregio e interesse e concludendo la sua prolusione con un saluto a tutti i membri della cittadella “che ci guardano da lassù”.
È poi intervenuto anche il giornalista Gianni Spartà, che ha recentemente ripubblicato il libro Pensieri Positivi, dedicato alla figura di Furia, mentre Paolo Valisa, direttore del Centro Geofisico Prealpino, ha ricordato il contributo fondamentale di Furia nella fondazione e nella crescita del centro.
Protagonisti della serata sono stati infine anche i giovani volontari della Società Astronomica “G.V. Schiaparelli”, nel ruolo di “padroni di casa”: a loro è spettato il compito di accogliere i presenti e testimoniare come il professor Furia, con la sua visione e il suo impegno, sia ancora oggi in grado di coinvolgere e ispirare le nuove generazioni.
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