A che punto è il progetto dei capannoni a Tornavento? La risposta in consiglio comunale

Ci sono già stati incontri con Parco del Ticino o Regione? Lavorerà 24 ore su 24? Quanti mezzi si muoveranno? Sono alcune delle domande che sono state formalizzate in una interrogazione al Comune di competenza per territorio, quello di Lonate Pozzolo

parco logistico palma tornavento

Quanto è concreto il progetto dei capannoni tra Tornavento e la via Gaggio? Ci sono già stati incontri con il Parco del Ticino, la Provincia o la Regione per valutare il progetto? Se sarà realizzato, quanti mezzi si muoveranno ogni giorno nella zona? Sono alcune domande che in molti si sono posti in questi due mesi sul progetto di nuovo polo logistico a servizio dell’aeroporto di Malpensa, previsto sul “compagnone, il grande terreno a prato e arativo che si trova tra il paesino di Tornavento da un lato e la via Gaggio e la Dogana Austroungarica dall’altro.

Le domande che molti si pongono (e altre più tecniche) sono state formalizzate anche da Uniti e Liberi, una lista d’opposizione, che le porta in consiglio comunale a Lonate Pozzolo, il Comune competente per territorio, anche se poi il progetto insisterebbe sull’area sottoposta alla giurisdizione del Parco del Ticino.

Lo strumento è un’interrogazione rivolta al sindaco, che sarà discussa nella seduta di giovedì 28 novembre, alle 20. La discussione avverrà prima del dibattito sulla variazione di bilancio, mentre all’ultimo punto dell’ordine del giorno è prevista la discussione di una mozione (presentata sempre dall’opposizione di Uniti e Liberi) che chiede “l’istituzione di una commissione consiliare per Malpensa”, in considerazione del fatto che Lonate Pozzolo è un Comune molto legata allo scalo, sia per le possibilità economiche e di lavoro, sia per le conseguenze negative, sia dirette (come il rumore degli aerei in decollo) sia indirette. Come appunto la crescente pressione degli insediamenti logistici e delle infrastrutture collegate (il paese è anche in parte interessato dal progetto della nuova superstrada 341).

Fin qui sono emerse localmente due posizioni piuttosto diverse, tra la minoranza apertamente critica e una maggioranza che è invece più possibilista, anche se per ora si parla soprattutto di dichiarazioni, non di atti formali. Fin qui l’unico atto emerso è la prima delibera – votata dalla giunta di Elena Carraro – che a settembre esprimeva “un interesse di massima” e che dava mandato agli uffici di esaminare la proposta. Successivamente, a seguito di una interrogazione della minoranza, la stessa amministrazione ha fornito alcune informazioni sul progetto, compreso un render (che ha fatto molto discutere perché mostra un inserimento molto “verde” nel paesaggio, giudicato da molti non credibile).

Nel frattempo la petizione online – lanciata da Viva Via Gaggio – ha raggiunto le 3220 firme.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Novembre 2024
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