La Openjobmetis non cambia: Mandole resta in panchina
L'allenatore argentino proseguirà a dirigere la squadra confermando la filosofia societaria. E domenica prossima a Masnago arriva la corazzata Milano
Avanti con Mandole. La Pallacanestro Varese non cambia guida tecnica dopo il tremendo sprofondo di domenica sera quando la Openjobmetis ha perso di 18 punti, segnandone appena 60, il match di Cremona precipitando così con entrambi i piedi in zona retrocessione.
La posizione del 40enne tecnico argentino non è stata di fatto messa in discussione. Nelle ore successive all’incontro del PalaRadi si era registrata qualche insofferenza all’interno della società ma poi, alla realtà dei fatti, la scelta è stata quella di proseguire senza neppure troppe discussioni. Del resto la filosofia del club, nelle ultime tre stagioni, è stata quella di intervenire sulla squadra piuttosto che sulla panchina; gli ultimi due esoneri risalgono al 2021-22 quando Scola, appena salito sul ponte di comando, silurò Adriano Vertemati e poi – ma per ragioni disciplinari e in accordo con il gm Arcieri – diede anche il benservito a Johan Roijakkers. Forse l’unico grande rimpianto di questi anni.
Mandole inoltre è stato “formato in casa” (è stato l’assistente di Brase e Bialaszewski prima di assumere l’incarico di head coach) e in un certo senso rappresenta anche un investimento per i colori biancorossi. Poco probabile, invece, un suo passo indietro come del resto si era capito già domenica sera.
Sarà quindi lui, con gli assistenti Legovich e Renzetti – a preparare la sfida ai limiti dell’impossibile di domenica prossima quando all’Itelyum Arena si presenterà l’EA7 Armani Milano, scottata dal KO interno con la Virtus in campionato ma autrice di un percorso importante nelle ultime settimane in Eurolega. La peggior cliente possibile per una Openjobmetis in rottura prolungata.
La conferma di Mandole potrebbe essere anche un segnale nei confronti della squadra, nell’eventualità che l’atteggiamento dimesso del PalaRadi dovesse essere dovuto a una sfiducia dei giocatori nei confronti del coach (questa è, ovviamente, una pura ipotesi). Al quale è affidato il compito fallito a Cremona: far capire ai giocatori l’importanza della rincorsa salvezza e l’urgenza di cambiare spartito.
“Dal Parquet”: il dopopartita di Vanoli – Openjobmetis 78-60
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