La lunga rincorsa dei Mastini si arresta contro l’Aosta
I gialloneri cadono in casa (2-5) contro i Gladiatori che blindano il secondo posto. Decisivo il portiere ospite Tura, ex applaudito a fine gara
Alla Acinque Ice Arena si interrompe la lunghissima striscia di vittorie dei Mastini di Gaber Glavic. Vince 2-5 l’Aosta, capace prima di tutto di imbrigliare la manovra giallonera imponendosi per fisicità e tecnica, con una partita che coach Giovinazzo ha saputo preparare e mettere in pratica nella maniera migliore.
Rare le azioni in cui Marcello Borghi e Piroso hanno potuto esprimere al meglio le loro potenzialità, praticamente annullati dalla sorveglianza speciale degli ospiti, davvero cinici oltre che tecnicamente superiori, a sfruttare tutte le occasioni a loro disposizione. Certo qualche sbavatura offensiva i Mastini stasera l’hanno palesata, ma Aosta è davvero una bella squadra.
Con la armi spuntate dal gioco asfissiante dei Gladiators, i Mastini hanno fatto il possibile per emergere, lacerando la fitta ragnatela che gli ospiti hanno tessuto sul ghiaccio in alcune occasioni, quasi tutte salvate dall’enorme lavoro di Alessandro Tura che a Varese ha lasciato nel 2019 un ottimo ricordo confermandosi come portiere titolare in una squadra che ora è davvero difficile da battere. Bel tributo quello concesso dal migliaio di tifosi gialloneri, che a fine gara hanno applaudito il numero 65 aostano. Partita che come da pronostico era la più ostica del trittico delle grandi, vinta alla fine da chi ha messo sul ghiaccio l’hockey migliore. Ora si va ad Alleghe.
PRIMO INGAGGIO – Arriva l’Aosta, per la partita forse più complessa del trittico che segue gli incontri vittoriosi di Caldaro e Feltre. Oltre alla squadra con l’attacco più prolifico del torneo infatti, Varese ha di fronte una formazione poco congegnale al gioco proposto da coach Glavic. Probabilmente l’assetto di Varese sarà più difensivo per contenere le sortite degli avanti aostani che, solo con il trio Nardella-Nimenko-De Toni ha realizzato quasi 140 punti.
Una manovra meno spregiudicata significherebbe però sacrificare Maekinen, che numeri alla mano è il miglior assist-man della squadra. Aosta che tra l’altro schiera tra i pali Tura, che ha fatto vedere buone cose. Rientra Raimondi, rimandato l’esordio di Bertin. Torna tra i pali Rocco Perla.
LA PARTITA
I — Varese parte forte, bravissimo M. Borghi a smarcarsi nella prima azione dopo l’ingaggio, girando un buon disco che Ghiglione spara a lato. Pochi istanti dopo è Perino a provarci dalla sinistra di Tura che mette in angolo, è poi la volta di Franchini che però non trova lo specchio della porta. Aosta rispnde prima con Nimenko dalla lunga distanza, facile preda di Perla e poi con Garau, che però non centra la porta. Schina sbaglia un disimpegno mettendo in forte imbarazzo la difesa giallonera, con Michael Mazzacane che con un colpo di rendi riesce e recuperare e spazzare. Aosta che sullo sviluppo dell’ingaggio alla sinistra di Perla va vicino al gol con Nimenko. Varese che torna all’assalto, ma con azioni forse troppo timide, prima Mazzacane poi Raimondi provano la conclusione, ma senza la grinta necessaria. Aosta si organizza, riproponendo buone ripartenze, su una di queste Carmine Buono dalla blu prova la conclusione, tesa ma non impossibile, che Perla forse non vede e lascia passare. Mastini che provano a reagire, con Erik Mazzacane che spara dalla blu ma il disco esce di poco. A 8:25 Pietro Borghi sgambetta, con un pizzico di ingenuità, Timpone prendendosi due minuti. Perla da il meglio di se su Nardella prima e su Christian Buono poi, sulla ripartenza Luisetti sgambetta Borghi annullando la superiorità dei Gladiators. Varese si ripropone in avanti, con Franchini che però trova preparato Tura, bravo qualche istante dopo a dire di no a Ghiglione, questa sera davvero molto attivo. Altra ingenuità, questa volta di Tilaro, che stende un avversario per un 3 contro 5 davvero difficile da gestire contro una squadra di questo livello. Schina rientra ma Aosta passa per la sconda volta, con Carmine Buono bravo a servire Nardella che anziché tirare offre un disco a Nimenko per il gol più facile. Varese che prova a reagire, Piroso fa una cavalcata delle sue, serve a Tilaro ma Tura fa il miracolo e chiude la porta, portiere aostano che si supera sul tiro di Pietro Borghi davvero bello. Mastini che ci provano ancora con Ghiglione ma il risultato non si sblocca.
II – Ancora Mastini, con Franchini che prova a forzare il tiro, ma senza la giusta convinzione. Si invertono i fronti, con gli ospiti pericolosi prima con Nardella che sbaglia un gol già fatto e poi con De Santi, impreciso. Varese che prova a farsi male con Matonti, che sbaglia l’uscita dal terzo servando Timpone che non segna solo grazie al miracolo di Perla e la sovrapposizione di Piroso. Varese che si distende in avanti, lasciando in vero spazi molto ampi indietro. Dopo cinque minuti Marcello Borghi ha un buon disco, che però Tura neutralizza. Gialloneri che ci riprovano con Ghiglione, vero e proprio centometrista sul ghiaccio che serve un disco d’oro per Marcello Borghi, steso da Nardella. Power play piuttosto fiacco, visto che la vera azione da gol passa dal bastone di Nimenko con Perla che in qualche modo neutralizza. Ora Aosta spinge con tutte le proprie forze, con Nardella che forza una conclusione ribattuta corta che Christian Buono è bravo a girare in rete con il rovescio del bastone. Varese subisce il contraccolpo, con Erik Mazzacane che stende un avversario costringendo i suoi all’inferiorità numerica. Varese che difende bene, anzi attacco grazie all’ennesimo guizzo di Ghiglione davvero potente e progressivo nelle partenze, ma la manovra giallonera non si conclude. Varese che annulla la penalità, riproponendosi in avanti, ma senza graffiare. Coach Glavic chiama la carica, Tilaro risponde servendo bene Pietro Borghi che trova lo spazio giusto, era il gol che serviva. Varese argina due assalti aostani, ed impostano bene l’azione di rimessa con Marcello Borghi, che serve Ghiglione che con tutta la forza spara in direzione di Tura che non può far altro che raccogliere il disco dal fondo della rete. 2 a 3. Aosta sembra subire il colpo, ma un tiraccio dalla distanza di Berger sorprende Perla, stavolta non del tutto incolpevole, segnando un gol che pesa non solo sul tabellino.
III – Si torna sul ghiaccio per il terzo ed ultimo periodo, Varese ha consumato molto, al cospetto di un Aosta che non riesce neppure a far sedere tutti i propri giocatori in panchina, impresa non impossibile ma certamente difficile quella di ribaltare il risultato. Mastini che partono subito forte, Schina prova la discesa ed il tiro, ma lo slap è impreciso. Perino prova dalla corta distanza su disimpegno leggero di un terzino aostano, ma Tura compie un mezzo miracolo e stringe nella sua pinza, 2’ dopo è ancora Varese, che sa di dover fare le cose alla svelta, con Marcello Borghi ad impensierire il portiere aostano, che dice di no con gambali e bastone. Matonti rischia il pasticcio, va in angolo a recuperare un disco che mette in mezzo dove Nimenko riceve forse il miglior assit della partita, ma Perla dice di no in acrobazia. Mastini che soffrono parecchio l’azione di contenimento avversaria, difensori e attaccanti sembrano non dare tregua ai gialloneri, pressando da ogni direzione e riscendo a rendere la manovra dei Mastini spezzettata e per nulla fluida. Ghiglione, davvero bravo questa sera, prova la sortita solitaria ma sbatte contro il muro Pfostl, ragazzone di quasi due metri che farebbe comodo al basket Varese per altezza e stazza… La qualità del gioco cala da ambo le parti, Giovinazzo è bravo a gestire i suoi sul ghiaccio che addormentano la partita, con Varese che prova le sortite solitarie con Franchini prima, che non riesce a superare Tura in spaccata, e Piroso che stretto tra due avversari non riesce a tirare. Due volte Aosta prova di rimessa a superare Perla, prima con De Toni poi con Carmine Buono, ma per due volte Perla dice di no. I minuti scorrono, con Varese che in effetti ha poco ossigeno, ne approfitta Aosta con Nimenko che serve bene il connazionale Lysenko che da buona posizione trafigge Perla per il 5 a 2. Meno di un minuto dopo Timpone va in panca puniti per carica scorretta, Glavic richiama Perla e gioca per il tempo restante con sei uomini di movimento. I Mastini tirano da ogni angolo conosciuto, ma Tura stasera è in serata speciale parando tutto. Occasione per Aosta che su liberazione trova persino il palo.
HCMV MASTINI VARESE – AOSTA GLADIATORS 2-5
(0-2; 2-2; 0-1)
MARCATORI: 6’10” Buono Ca (A- Timpone, Garau), 14’53” Nimenko (A- Nardella, Buono Ca.), 28’25” Buono Ch. (A- Nardella, Garau),
32’49” Borghi P. (V- Tilaro, Maekinen), 33’57” Ghiglione (V- Borghi M., Kuronen), 37’03” Berger (A- Buono Ca., Moucka), 56’10” Lysenko (A- Buono Ca., Nimenko)
VARESE: Perla (Matonti F.); Basile, Fanelli, Raimondi, Bertin, Crivellari F., Crivellari A., Matonti M., Mazzacane E., Schina, Maekinen, Fornasetti, Allevato, Piroso, Tilaro, Vanetti, Borghi M., Borghi P., Franchini, Kuronen. Coach: Glavic
AOSTA: Tura (Marinelli); Gaber, Pfoestl, Villotti, Gesumaria, De Nardin, De Santi, Lysenko, Ca. Buono, Villanueva, Carbone, Minniti, Lenta, Luisetti, Badoglio, Mazzocchi, Fraschetta, Mocellin, Garau, Berger, Timpone, Moucka, Ch. Buono, De Toni, Nimenko, Nardella. Coach: Giovinazzo
ARBITRI: Boverio e Volcan (Brenna e Pignatti)
NOTE. Penalità: V, A. Superiorità: V -, A -. Spettatori:.
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