La Lombardia potrà stabilire le sue tariffe: rientra l’allarme dei centri sanitari privati accreditati sui tagli
La Commissione Bilancio ha approvato una modifica alla previsione del disegno di Legge di Bilancio che impediva la possibilità da parte delle Regioni di incrementare il proprio tariffario oltre i massimali previsti a livello nazionale
Rientra in Lombardia l’allarme delle strutture sanitarie private accreditate per il taglio delle tariffe delle prestazioni.
Il prossimo 31 dicembre entrerà in vigore il nuovo decreto sulle tariffe per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e protesica. Le voci circolate prevedevano un abbassamento netto delle quote a carico del servizio sanitario nazionale: da qui le preoccupazioni del settore privato che lamentavano l’impossibilità di sostenere i costi.
L’ultima notizia arriva dalla Commissione Bilancio che ha approvato una modifica alla previsione del disegno di Legge di Bilancio che impediva la possibilità da parte delle Regioni di incrementare il proprio tariffario oltre i massimali previsti a livello nazionale, utilizzando il proprio “bilancio sanitario”.
Le proposte emendative, supportate da Lega e Italia Viva, sono state approvate in seguito ad una riformulazione da parte del Governo, e permettono alle Regioni la possibilità di definire tariffari maggiorati in deroga al nazionale, a condizione di sottoporre la previsione di spesa ed il consultivo ad un controllo preventivo ed ex post da parte del Tavolo degli Adempimenti.
Nel dettaglio, la nuova misure prevede:
- Controllo preventivo: le Regioni che si avvalgono della deroga sui tariffari devono sottoporre la programmazione annuale previsionale al Tavolo di verifica degli adempimenti, nella quale danno evidenza dell’impatto dell’incremento delle tariffe e del rispetto dell’equilibrio economico-finanziario del SSR.
- Verifica a posteriori Tavolo degli adempimenti: le Regioni che si sono avvalse della deroga devono sottoporre la rendicontazione annuale al Tavolo di verifica degli adempimenti, dando evidenza dell’impatto derivante dall’incremento delle tariffe.
- Mancato raggiungimento equilibrio di bilancio: qualora nell’ambito delle singole annualità siano state applicate tariffe maggiorate e non sia stato raggiunto l’equilibrio di bilancio, le Regioni l’anno successivo attuano i necessari interventi di recupero e gli è preclusa la possibilità di incrementare le tariffe per l’anno successivo. Gli accordi contrattuali tengono conto di tali circostanze.
La Lombardia assicura di avere le risorse e quindi di voler mantenere le tariffe più elevate così da coprire le esigenze del sistema integrato pubblico e privato.
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