La Pro Patria in casa del Renate, Colombo vuole un cambio di passo: “Dobbiamo migliorare 10 volte più in fretta”

Concluso un magro girone d'andata con appena 18 punti, la Pro Patria prova a tracciare una riga e iniziare un nuovo corso sabato 21 dicembre. Dall'altra parte del "ring" i brianzoli che hanno segnato appena un goal in più, ma guardano la classifica dal sesto posto in virtù di una difesa di ferro.

Pro Patria - Pergolettese 1-1 15 dicembre

Non sarà semplice, ma d’altronde le alternative non possono più essere prese in considerazioni: terminato un girone d’andata davvero magro (18 punti in 19 gare), la Pro Patria deve tirare una riga, lasciarsi il passato alle spalle e approcciare il girone di ritorno con un rendimento e un incasso diverso se si vuole evitare una primavera di passione. Serve una vittoria per avere tre punti fondamentali sotto l’albero di Natale.

Il secondo round del campionato inizia prima della fine dell’anno, con lo scarto di una giornata di campionato tra lo stop dettato dalla feste natalizie e il fatidico giro di boa. Sabato 21 dicembre, ore 15, i tigrotti di Busto Arsizio saranno a Meda per cercare di restituire la cortesia alle pantere nere del Renate, felini abituati alla vittoria di corto muso (leggasi 1-0) fin dalla prima di campionato – proprio contro la Pro Patria – a cui seguirono altre vittorie di misura (7), per un totale di nove successi.

Un girone dopo, la distanza tra le due squadre è di 13 punti – brianzoli sestesi in classifica, tigrotti sedicesimi – nonostante il numero di goal fatti sia pressoché lo stesso (15 vs 14 ), con una la differenza data invece dalle reti subiti, sempre 15 per il Renate e 19 per la Pro Patria, incapace di trasformare i (troppi pochi, 3) clean sheet in vittorie e fermata troppe volte, ben nove, sull’1-1. Numeri che – tra rigori sprecati (3) e goal evitabili come quelli concessi contro la Pro Vercelli, l’Atalanta o l’Arzignano – non fanno che aumentare i rimpianti in Via Ca’ Bianca, perché quel centesimo mancato ai bianco-blu per tutto un girone alla lunga ha scavato un buco più profondo rispetto al vero divario tecnico che separa la Pro Patria dalla altre squadre. Sia chiaro, la Pro Patria è una squadra giovane e non paragonabile alle più blasonate del campionato, ma nel suo roster offre diversi giocatori di qualità ed esperienza che finora non sono riusciti a dare un’impronta chiara anche a causa degli infortuni. Così come il gioco espresso, ancora da sgrezzare negli ultimi 20 metri e in particolare sottporta, non è da zona playout. Il tempo inizia a stringere, già ora, perché poi, si sa, è difficile uscire dalle sabbie mobili. Per questo mister chiede alla squadra di «migliorare 10 volte più in fretta».

Ma sentiamo il bilancio tratto direttamente dal mister alla vigilia della trasferta.

COLOMBO: “IL RENATE È LA MASSIMA ESPRESSIONE DI CATEGORIA”

«La partita di domani è veramente importantissima: chiudere l’anno con tre punti portati a casa diventa fondamentali per il proseguimento del nostro campionato. Sarà una partita molto difficile contro un avversario che ha subito pochi goal. Ne ha anche fatti pochi, è vero, però è un avversario pratico che ritengo essere la massima espressione di questa categoria. Il loro allenatore (Luciano Foschi, ndr.) bada molto al sodo e alla sostanza: una scelta che alla lunga paga in questa categoria, come dimostrato dai 31 punti fatti».

“I POCHI PUNTI CI STANNO TOGLIENDO QUALCOSA A LIVELLO MENTALE”

«Il Renate ha attaccanti forti: il nostro livello di attenzione deve essere al massimo. Sono molto forti nelle ripartenze e scaltri in area di rigore, sono molto forti sui cross e sulle palle di testa. Dobbiamo essere pronti per questa sfida. Sono una squadra che gioca meglio in trasferta in virtù del contropiede? Il Renate sempre alla stessa maniera, si difende con undici giocatori, per loro i primi difensori sono gli attaccanti. Questa mentalità ha permesso alla squadra di fare 31 punti pur segnando come noi. Tredici punti di vantaggio che sulla classificano pesano, come sulla squadra. Magari a noi i (pochi) punti stanno togliendo qualcosa, perché non ci fanno giocare più spensierati come è stato l’anno scorso nel girone di ritorno quando abbiamo fatto tante vittorie».

“DOBBIAMO MIGLIORARE DIECI VOLTE PIÙ IN FRETTA E MEGLIO”

«Il campo dice che abbiamo 18 punti: serve essere consci della situazione e guardare la realtà. Nel girone di ritorno dovremo fare 10 volte meglio e 10 volte più in fretta. Il tempo lo sappiamo diminuisce e diminuiscono anche la partite. Sappiamo quanto contano i punti, lo sapevamo anche prima però è normale avvicinandoci alla fine e si incomincia un girone diverso, in cui tutte le partite saranno ancora più equilibrate. Penso che abbiamo giocato tutte le partite bene eccezion fatta per Vicenza, la partita in cui abbiamo fatto meno bene. Tutte le altre partite sono state invece equilibrilatissime ma ci è sempre mancato qualcosa. È questo il problema: un pezzettino ci è mancato sempre. Dobbiamo crescere e maturare in fretta, ma soprattutto portare i punti a casa, perché è la cosa fondamentale per noi».

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com

 

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Pubblicato il 20 Dicembre 2024
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