Per il tentato omicidio della prof all’Enaip di Varese udienza slittata a marzo
Slitta la decisione del giudice minorile per meglio comprendere il comportamento dell’indagato accusato di aver colpito l'insegnante Sara Campiglio. Probabile la messa alla prova
Un reato pesante. Il tentativo di un minore, uno studente, di uccidere la professoressa con tre pugnalate sferrate con una lama portata da casa; fendenti che hanno sfiorato punti vitali: per un soffio i colpi non sortirono effetti ancora più tragici di quanto subito dalla donna quel lunedì mattina, 5 febbraio 2024.
Per quei fatti che quasi un anno fa scossero l’intero Paese, avvenuti come si ricorderà all’ora dell’ingresso alle lezioni all’istituto Enaip di Varese l’imputato, oggi da poco maggiorenne, è finito dinanzi al giudice del tribunale dei Minorenni di Milano per un procedimento con rito abbreviato che lo vede imputato per tentato omicidio aggravato.
L’esito del procedimento penale nel processo minorile per reati anche pesanti può prevedere la “messa alla prova”, percorso riabilitativo che estingue il reato, un periodo di tre anni per i reati con pene edittali più elevate (altrimenti un anno) dove il soggetto viene sottoposto ad un preciso percorso riabilitativo che si rende necessario a maggior ragione vista la giovane età.
Una sentenza attesa per oggi, giovedì. Tuttavia il giudice ha voluto rimandare la decisione al fine di poter valutare un’ulteriore osservazione sul comportamento del giovane che ad oggi non risulta a piede libero. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 20 marzo.
Le condizioni della professoressa, Sara Campiglio, sono nettamente migliorate sul piano fisico dopo diversi delicati interventi chirurgici e una lunga degenza.
Dal punto di vista psicologico la donna ha affermato, in occasione di alcuni eventi pubblici (tra cui l’intervista a “Cinque Minuti”, trasmissione del giornalista Bruno Vespa) di essere ancora scossa dalla vicenda ma di non aver rinunciato a continuare l’insegnamento.
Un atteggiamento reso noto durante la cerimonia in occasione degli 80 anni di storia delle ACLI – Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani, presso l’Auditorium della Conciliazione di Roma alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
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