Beko aggiorna il piano industriale e annuncia 300 milioni di investimenti
È stato confermato che in Italia saranno basati i centri decisionali europei chiave per le funzioni strategiche, tra cui risorse umane, marketing, supply chain e Information technology
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Durante il quarto incontro per la vertenza Beko avvenuto a Roma al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la multinazionale turca ha dato alle parti sociali due segnali: ha condiviso un aggiornamento del piano di trasformazione delle attività in Italia, già presentato lo scorso 20 novembre, e sta valutando un investimento di circa 300 milioni di euro, di cui un terzo destinato alla ricerca e sviluppo.
L’azienda ha inoltre confermato che in Italia saranno basati importanti centri di Ricerca e Sviluppo, quali il Centro globale del design industriale di Beko ed il Centro globale per la categoria cooking. E con essi i centri decisionali europei chiave per le funzioni strategiche, tra cui risorse umane, marketing, supply chain e Information Technology. Le attività di consumer care, il Centro europeo per le parti di ricambio e centro di ricondizionamento degli elettrodomestici usati continueranno a operare dall’Italia. È stata altresì riconfermata la strategicità della presenza produttiva nel paese, concentrandosi primariamente sulla cottura e sulla refrigerazione da incasso.
L’azienda ha ribadito la necessità di continuare nel percorso di efficientamento delle strutture italiane al fine di poter ulteriormente ridurre i costi fissi secondo il piano presentato. Beko Europe conferma disponibilità a valutare ulteriori aspetti del piano, che potranno essere compiutamente analizzati una volta emersa chiarezza sulla disponibilità degli strumenti di accompagnamento per i lavoratori e in base alla capacità dell’azienda di poter ridurre il livello dei costi fissi.
Beko Europe ribadisce il proprio impegno a continuare le interlocuzioni con governo, parti sociali e istituzioni locali nello spirito di miglior collaborazione possibile, per individuare in modo collaborativo soluzioni concrete che rendano la produzione e le attività che resteranno in Italia e in Europa sostenibili nel lungo periodo.
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