“Sarà contattata a breve”: in attesa da 14 mesi di un’operazione ancora non sa quando verrà chiamata
Una paziente in lista per un intervento di chirurgia ortopedica all'ospedale di Varese chiede notizie sul suo intervento. Ogni rassicurazione da parte è caduta nel vuoto

“Sarà contattata a breve”. Questa è la risposta che la signora D.G. si sente ripetere dal novembre scorso. È in attesa di una chiamata per un intervento di ortopedia al gomito ma, a oggi, tutte le rassicurazioni avute sono cadute nel vuoto.
L’ultima risale a ieri, giovedì 20 marzo, quando il marito della donna ha scritto alla nostra redazione allegando tutta la conversazione ricevuta.
La signora, a quanto afferma, si era affidata al responsabile dell’equipe di chirurgia della mano per dolori continui e costanti da oltre 11 mesi, per i quali un precedente intervento, effettuato in altro ospedale fuori provincia, non aveva portato alcun giovamento.
Nella prima richiesta di notizie nel novembre scorso, la signora ricordava che attendeva invano una chiamata da 346 giorni. La risposta, arrivata dopo qualche settimana, annunciava una chiamata “a breve”. Telefonata che effettivamente è arrivata: il 3 febbraio scorso la donna è stata vista da un altro chirurgo ortopedico ( nel frattempo la chirurgia della mano è stata chiusa e quasi tutto il personale presente trasferito in altri ospedali). Dopo la visita, era uscita con la rassicurazione che la visita per il prericovero sarebbe avvenuta entro il 10 marzo e l’intervento il 2 aprile.
Da quale visita, però, non è arrivata altra comunicazione e i tentativi di avere notizie sono falliti.
Il marito della signora, esasperato per la situazione, ha scritto anche alla nostra redazione per denunciare un’attesa di 14 mesi di cui non si vede la fine, con ripetuti , quanto vani, messaggi “sarà contattata a breve”.
La spiegazione dell’Asst Sette Laghi
L’Asst Sette Laghi ha ben presente la situazione denunciata dalla utente ma spiega che si tratta di riorganizzazioni dovute all’arrivo di casi più gravi che costringono a rivedere le liste d’attesa. L’elenco dei casi per la sala chirurgica è infatti definita in base a priorità legate soprattutto a urgenza o emergenza, una condizione che costringe a far slittare condizioni di minor gravità.
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A ottobre dell’anno scorso faccio visita PRIVATA da un illumiare dell’ortopdeia varesina, il quale mi conferma ben 2 interventi. Mi rassicura che il primo poteva essere fatto prima di Natale ed il secondo nella primavera del 2025. Ad oggi nessuna chiamata, anzi, quando ho telefonato per chiedere quanto tempo dovessi ancora spettare la risposta è stata..”HA L’ASSICURAZIONE?”….io NO…”ALLORA I TEMPI DI ATTESA SONO ANCHE DI 2 ANNI”
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