Caccia all’albanese, un anno di carcere a due ultras
Parteciparono ai disordini dopo l'omicidio Meggiorn. Condannati per lesioni aggravate
Un anno di carcere per lesioni aggravate. E’ la pena a cui sono stati condannati, in abbreviato, Giuseppe Fittipaldi, 41 anni, e Francesco De Napoli, 34 anni. I due, vicini al gruppo Blood and Honour, parteciparono alla manifestazione di protesta contro l’omicidio Meggiorin, che si tenne a Varese poche ore dopo il delitto il 13 giugno del 2005. Nel corso della giornata un centinaio di giovani sfilarono partendo dal tribunale e attraversarono il centro della città scandendo slogan contro gli immigrati e gli albanesi in particolare. Un gruppetto si staccò all’altezza di corso Moro, deciso a iniziare una vera e propria caccia all’albanese nella zona delle stazioni. Gli ultras si scagliarono contro un ragazzo incontrato per caso che stava attendendo il bus in via Morosini, prendendolo a calci e pugni e colpendolo con un raccoglitore di giornali in metallo. Solo l’intervento della polizia salvò l’albanese dal linciaggio, e nella calca anche un agente riportò alcune lesioni, medicate in ospedale.
Davanti al giudice Giuseppe Battarino sono comparse oggi quattro persne accusate di aver partecipato a quella caccia all’uomo. Fittipaldi, difeso dall’avvocato Giovanni Tavernari e De Napoli, difeso dall’avvocato Giovanni Caliendo, sono stati riconosciuti colpevoli: riconosicuta anche l’aggravante dell’odio razziale. Il Gup ha invece chiesto al pm un’integrazione di indagini per altri due imputati, Valerio Giorgio, anch’esso difeso da Caliendo e Riccardo Grassi, difeso dall’avvocato Fabio Margarini. Questi ultimi sostengono di non aver mai partecipato alla rissa e di essere estranei ai fatti.
I disordini seguiti alla manifestazione degli ultras crearono un clima di forte tensione due anni fa a Varese. L’omicidio di Meggiorn destò sensazione, e anche la reazione degli amici creò apprensione per l’ordine pubblico. La situazione si calmò solo dopo i funerali di Claudio Meggiorin, grazie agli appelli alla calma dei familiari e a una seconda manifestazione degli amici del ragazzo che si svolse con un corteo silenzioso e ordinato. Mercoledì scorso, la corte d’appello di Milano ha confermato la pena di 30 anni di carcere per Vladimir Mnela, l’assassino di Claudio Meggiorin.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su In stato confusionale spacca il triage e aggredisce il personale del PS di Busto
Giuseppe Mantica su Identificati i vandali che hanno devastato il centro sportivo di Brebbia
flavio martin su Identificati i vandali che hanno devastato il centro sportivo di Brebbia
Felice su Identificati i vandali che hanno devastato il centro sportivo di Brebbia
Felice su Nuove proteste sul taglio alberi a Gallarate, il sindaco fa il dito medio e finisce sui social
Giuliano Guerrieri su Incidente nella notte a Canegrate, coinvolti cinque giovanissimi tra i 16 e i 18 anni
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.