Le tratte fantasma dei clandestini siriani
Dall’inizio dell’anno ad oggi la Polaria ha rintracciato 569 cittadini stranieri, dei quali 104 siriani, che hanno tentato di raggiungere i paesi del Nord Europa illegalmente
Le dinamiche innescate dalla situazione siriana si sono riversate sulla provincia di Varese con la drammatica vicenda che riguarda la ragazzina di Gavirate rapita ad Aleppo ma le conseguenze di quella situazione si trovano da tempo anche in altri luoghi della provincia. In particolare, dal punto di vista migratorio, anche all’aeroporto di Malpensa dove le attività di indagine della polizia hanno individuato da tempo un problema specifico legato alla Siria. L’ultimo episodio è avvenuto due giorni fa.
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Nell’ambito delle indagini avviate nel mese di maggio dalla Polizia di Frontiera di Malpensa, inerente il traffico di immigrazione clandestina dallo scalo Varesino di cittadini siriani diretti verso i paesi scandinavi, nella tarda serata di martedì 5 agosto sono stati rintracciati e tratti in arresto altri due componenti del sodalizio criminale che organizza i viaggi illegali, J.A. di anni 30 e A.W. di anni 38, sorpresi mentre tentavano di far espatriare illegalmente, verso la Danimarca, sei uomini e due minori di nazionalità palestinese ed una giovane donna siriana.
Dall’attività investigativa, in particolare da una attenta e scrupolosa analisi delle liste passeggeri dei voli operati sulla tratta Copenaghen-Malpensa e Malpensa-Copenaghen, erano emersi i nominativi di due personaggio, J.A. e A.W.., i quali sarebbero giunti nella tarda mattinata del 3 agosto da Copenaghen, già apparsi nel corso delle indagini per aver partecipato ad altri viaggi clandestini. In particolare A.W. risultava intestatario di una carta di credito con la quale erano stati acquistati numerosi biglietti aerei dei migranti.
Il pedinamento messo in atto ha consentito di intercettare J.A. e A.W. all’atto del loro arrivo a Malpensa per poi notarli raggiungere la città di Milano dove i due hanno preso alloggio presso un albergo in zona stazione Centrale. Il giorno seguente i due hanno incontrato un gruppo di 9 persone, 6 uomini, una donna e due minori e sono saliti a bordo di uno dei pullman di linea che collega il capoluogo lombardo con l’aeroporto di Malpensa per raggiungere il gate di imbarco del volo SK1686 diretto a Copenaghen.
Gli stessi sono stati fermati dal personale operante e alla richiesta di voler fornire i propri documenti di identificazione J.A e A.W. hanno esibito il passaporto siriano e permesso di soggiorno svedese, mentre i restanti componenti del gruppo esibivano passaporti svedesi che risultavano appartenere ad altre persone. Da accertamenti nella banca dati Schengen i documenti svedesi risultavano segnalati come rubati, alcuni anche recentemente.
Alcuni dei clandestini hanno dichiarato di essere giunti in Italia via mare dalla Libia, dopo essere stati soccorsi dalla Marina Militare e, una volta arrivati a Milano, di aver contattato, su indicazioni di parenti, J.A. e A.W. che dietro il corrispettivo di 2.000 euro avevano organizzato il viaggio che li avrebbe condotti in Danimarca, fornendo loro il biglietto aereo ed il passaporto svedese. Solo al momento della consegna si erano accorti che il passaporto non riportava la loro fotografia.
Gli arrestati sono stati accompagnati presso il carcere di Busto Arsizio a disposizione della Procura mentre i cittadini palestinesi e la donna siriana sono stati messi a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Varese. Dall’inizio dell’anno ad oggi la Polaria ha rintracciato 569 cittadini stranieri, dei quali 104 siriani, che hanno tentato di raggiungere i paesi del Nord Europa illegalmente, ed ha sequestrato agli stessi 677 falsi documenti (passaporti, carte di identità e permessi di soggiorno).
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