Scuole sicure: i Comuni chiedono spiegazioni
Molti i dubbi dopo la pubblicazione del programma di investimenti nell'edilizia scolastica. Il Presidente di Anci Fontana ha sollecitato risposte a Palazzo Chigi
Tanti soldi ma poche notizie. L’annuncio del programma di investimenti da parte del Governo Renzi “scuole sicure, scuole belle” sta creando qualche problema agli amministratori. Oltre alle cifre del finanziamento, infatti, poco si è saputo di come lo Stato provvederà a inviare quei fondi. Molti sindaci, quindi, si sono rivolti all’Anci per chiedere spiegazioni e così, il presidente Attilio Fontana si è fatto promotore inviando una richiesta al Governo: « Gli Amministratori locali della Lombardia chiedono chiarezza e trasparenza – ha dichiarato Attilio Fontana – Hanno avuto notizia degli stanziamenti e vorrebbero avviare i cantieri, ma ci sono molti punti di domanda. Anzitutto non si capisce con quale criterio siano stati assegnati i finanziamenti. Molti Comuni hanno inoltrato la richiesta ma sono stati esclusi dagli elenchi e vorrebbero conoscerne il motivo. Tanti si chiedono se lo svincolo dal patto di stabilità valga solo per il biennio 2014 e 2015 o se in futuro sia ancora utilizzabile. Tutti hanno una situazione specifica da gestire: si doveva indicare un solo intervento urgente ma molti Comuni si ritrovano diversi stanziamenti, senza la precisazione del plesso su cui intervenire».
ANCI Lombardia ha attivato gli opportuni contatti con il livello nazionale e Palazzo Chigi ha dato garanzie: è stata costituita un’Unità di missione e ci si augura possa rispondere in tempi brevi.«Probabilmente in questi stanziamenti ci sono fondi relativi ad altre partite – ha proseguito Fontana – Negli ultimi tempi l’edilizia scolastica è stata oggetto di numerosi decreti, in base ai quali gli enti locali hanno presentato richieste non sempre soddisfatte, per cui resta il dubbio se qualche intervento finanziato con questo provvedimento non sia già inserito in graduatorie predisposte in base a norme precedenti. Bisogna fare ordine e dare indicazioni precise, perché siamo a metà luglio e molti Comuni vorrebbero realizzare alcuni interventi per i primi di settembre, quando riapriranno le scuole, soprattutto per gli interventi di piccola manutenzione, che si potrebbero concludere in tempi brevi. E’ indispensabile avere indicazioni tempestive. Quando il tempo diventa fattore essenziale nella fase dell’annuncio, poi deve essere altrettanto determinante per l’attuabilità degli interventi».
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