Politici in strada in carrozzina per provare a capire le difficoltà delle persone disabili

L'iniziativa del Consiglio regionale su un breve percorso, dal Pirellone alla Stazione Centrale. Obiettivo: "Azioni concrete per promuovere e favorire politiche per un miglioramento delle città"

Provare a capire cosa vuol dire prendere i mezzi con un carrozzina o muoversi in stazione senza vedere. E’ quello che è successo venerdì mattina a Milano con l’iniziativa del Consiglio Regionale e in particlare dell’Intergruppo "Vita, Famiglia ed Economia sociale" in collaborazione con le associazioni Ledha (Lega per i diritti delle persone con disabilità) e Fand (Federazione tra le Associazioni affette da disabilità).
All’iniziativa hanno partecipato, tra gli altri, il presidente del consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo, il consigliere segretario Daniela Maroni, che è ideatrice e promotrice dell’iniziativa, l’assessore alle Attività produttive, ricerca e innovazione Mario Melazzini, Carlo Borghetti, consigliere regionale e membro della Commissione Sanità al Pirellone, insieme a Franco Bomprezzi Presidente Ledha, Nicola Stilla Presidente regionale Fand.
Durante il breve percorso da Palazzo Pirelli verso la stazione Centrale, i consiglieri della Lombardia hanno potuto verificare direttamente che cosa significa avere a che fare con marciapiedi, grate, semafori, attraversamenti pedonali, accessi ai mezzi pubblici e tutti i piccoli e grandi ostacoli quotidiani che le persone con disabilità sono costrette ad affrontare. A livello pratico, l’ingresso in stazione e l’accoglienza nello spazio dedicato alle persone con disabilità sembra essere stato più agevole rispetto a quello nella metropolitana.
"L’iniziativa – spiegano -non ha soltanto una valenza culturale, mirata a capire e a far conoscere le problematiche riguardanti le barriere architettoniche delle nostre città. Vuole infatti rappresentare anche una presa di posizione forte, che possa portare ad azioni concrete tese a promuovere e favorire politiche per un miglioramento delle città". Il punto di partenza dovrebbe essere il Piano d’Azione Regionale 2010-2020 per le persone con disabilità e dalle linee indicate nel Programma regionale di sviluppo".
"Non pensiamo di esaurire con questa iniziativa il nostro impegno per l’eliminazione di un macro-problema  – ha detto Cattaneo – come quello delle barriere architettoniche, né limitarci a denunciare le criticità che incontreremo sul cammino. Vogliamo immedesimarci nella condizione delle persone con disabilità e provare la loro esperienza quotidiana per comprendere in maniera induttiva, grazie al loro aiuto e ai loro suggerimenti, quali piccoli interventi e quali possibili atti normativi possano essere opportuni e concreti per cominciare a migliorare quello che già c’è e pensare a quanto si può fare di nuovo”.
L’evento nasce da un’esperienza personale "che, come mamma, mi vede vivere quotidianamente le difficoltà attraverso mio figlio Luca – dichiara Maroni, promotrice dell’evento –. L’obiettivo è far capire cosa significa vivere giorno per giorno, affrontando le barriere architettoniche che la città presenta. Per raggiungerlo, non faremo grandi cose, chiederemo quelle cose semplici ma così essenziali da annullare l’identità dell’essere umano se gli vengono negate”.
L’obiettivo dell’evnto era anche quello di "ribadire la necessità di costruire e rendere gli ambienti urbani non solo a misura di tutti, anche delle persone con disabilità, ma soprattutto fruibili- ha detto l’Assessore regionale alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione e Consigliere Mario Melazzini –. perché, lo ricordo, chiunque in un contesto ambientale sfavorevole, può essere persona con disabilità. Affinché si garantisca a tutti una condizione di uguaglianza e si possano esercitare le libertà fondamentali e i diritti umani, così come previsto già a livello normativo, è evidente che bisogna superare prima di tutto le barriere culturali. Noi in Regione Lombardia abbiamo già dimostrato di aver fatto nostre queste convinzioni presentando, nel dicembre 2010, il Piano d’Azione Regionale 2010-2020 per le persone con disabilità, da me proposta e fortemente sostenuta, che guarda anche all’importante appuntamento di Expo 2015. E poi ancora abbiamo inserito nel Programma regionale di sviluppo come priorità la necessità di una presa in carico integrata della persona, finalizzata alla ricomposizione della spesa sociale, sociosanitaria e sanitaria per la realizzazione del progetto di vita delle persone”.
Con l’iniziativa di oggi "intendiamo coinvolgere direttamente anche le associazioni interessate – ha affermato Carlo Borghetti, Consigliere regionale e membro della Commissione Sanità al Pirellone –. Oggi, inoltre, prendiamo spunto impegno concreto per una piena fruibilità dell’evento Expo, valorizzando l’ordine del giorno che abbiamo approvato in Consiglio e il Piano d’azione Regionale 2010-2020”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Giugno 2014
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