Under 18, medaglia di bronzo per Busto Arsizio
Unendo Yamamay sconfitta in semifinale dalle campionesse d'Italia di Casal de' Pazzi nelle finali nazionali di Salerno: decisivi gli infortuni di Bosio e Angelina. Orago chiude al nono posto grazie alla vittoria su San Miniato
Una medaglia di bronzo al collo e i soliti, familiari rimpianti: le finali nazionali, per Busto Arsizio, vanno sempre a braccetto con la sfortuna. La Unendo Yamamay chiude al terzo posto in Italia nella categoria Under 18, dopo essersi arresa in semifinale alle neocampionesse d’Italia del Volleyrò Casal de’ Pazzi: è il risultato migliore nella storia della società e sarebbe anche un traguardo più che soddisfacente, se non fosse che anche in provincia di Salerno la squadra di Lucchini non ha potuto giocare al completo la gara decisiva. Con Giulia Angelina già in condizioni precarie per un infortunio alla caviglia rimediato nei quarti contro Asti, infatti, sul punteggio di 1-1 della sfida con Roma la squadra bustocca ha perso anche Francesca Bosio per crampi: troppo per tenere il passo di un’avversaria che costituisce l’ossatura della nazionale Juniores con le varie Zanette, D’Odorico, Cambi e Danesi. Una sconfitta comunque addolcita dal podio finale, conquistato grazie a una netta vittoria sulla Foppapedretti Bergamo, e dal premio di miglior libero assegnato a Giorgia Civita (MVP Elisa Zanette, miglior palleggiatrice Ofelia Malinov dell’altra finalista Bassano).
L’avventura di Busto Arsizio nelle finali nazionali in provincia di Salerno era iniziata giovedì e venerdì con tre nette vittorie per 3-0 nel girone iniziale contro Forlì (25-20, 25-11, 25-16), Messina (25-11, 25-14, 25-9) e Macerata (25-14, 25-9, 25-17). Sabato mattina nei quarti di finale le prime difficoltà contro Asti, che rimonta due set di svantaggio trascinando al tie break le ragazze di Lucchini; alla fine però arriva il successo per 3-2 (25-9, 25-23, 22-25, 23-25, 15-7). L’ostacolo decisivo è però la semifinale contro Casal de’ Pazzi, forte tra l’altro delle nazionali Danesi, Zanette, D’Odorico e Cambi: la Unendo Yamamay perde nettamente il primo set, riesce a rientrare in partita nel secondo, ma sul 14-12 del terzo deve rinunciare a Bosio e cede definitivamente il passo alle avversarie per l’1-3 (18-25, 25-20, 14-25, 11-25). La finale per il terzo posto tutta lombarda contro la Foppapedretti, giocata con Varone al posto dell’infortunata Angelina, si chiude poi sul 3-0 (25-16, 25-18, 25-23).
Rammaricato per l’ennesimo appuntamento con la sfortuna, ma anche soddisfatto del risultato Matteo Lucchini: "L’obiettivo di far meglio degli scorsi anni l’abbiamo centrato, anche se certo sarebbe stato meglio giocarsi al completo la semifinale. La possibilità di farcela c’era. Abbiamo comunque pagato anche un girone iniziale troppo facile, che non ci ha consentito di prepararci al meglio per i quarti di finale in cui Asti ci ha messo in difficoltà. Adesso pensiamo a migliorarci ancora in vista del prossimo anno: in uscita c’è solo Degradi e penso che potremo allestire una formazione molto competitiva".
Nono posto finale per il Progetto Volley Orago, che supera brillantemente la fase preliminare con tre successi per 3-0 su Cogne (25-9, 25-20, 25-13), Avolio (25-9, 25-16, 25-13) e Manoppello (25-19, 25-11, 25-7). Nei gironi eliminatori arrivano però le sconfitte contro Casal de’ Pazzi per 1-3 (24-26, 16-25, 25-22, 20-25) e contro Asti per 2-3 (25-17, 17-25, 25-14, 17-25, 6-15) prima della vittoria per 3-0 su Arzano (25-16, 25-13, 25-16). La squadra di Franca Bardelli si ritrova così in semifinale per il nono posto, vinta contro Macerata per 3-0 (25-14, 25-6, 25-15); la successiva finale contro San Miniato si chiude sul 3-1 (23-25, 25-23, 26-24, 25-15). Comunque positiva l’esperienza delle gialloblu, che pagano soprattutto un abbinamento "impossibile" nel girone di prima fase contro le rappresentatni di Lazio e Piemonte.
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