Expo2015: a Varese ve lo raccontiamo così

Expo sarà un appuntamento eccezionale per chi si occupa di comunicazione,  sotto tutti i punti di vista. La portata dell’evento, la sua durata, la grande massa di persone, avvenimenti e proposte culturali che ruoteranno attorno ad Expo sarebbero già sufficienti, ma tutto ciò si si sposerà – mai come in questa edizione milanese – a nuove modalità di comunicazione che faranno di Expo2015 l’evento più “social” degli ultimi anni.

Un’occasione troppo interessante per non parlarne a Glocal2014, il festival organizzato da Varesenews che per  quattro giorni farà di Varese la capitale del giornalismo digitale.
E così non uno, ma tre, saranno gli appuntamenti dedicati ad Expo nel fittissimo programma del Festival.

Iniziamo giovedì 13, alle 18 (Sala Campiotti, Camera di Commercio di Varese), con l’incontro “Expo2015, territori e storie: come si racconta un evento”. Marco Alfieri (giornalista), Franco Bolelli (filosofo) Aldo Bonomi (direttore Aaster), Giacomo Biraghi (Tavoli tematici Expo) e Alberto Frausin (Ad di Carlsberg Italia) discuteranno su come posas essere affrontato un tema, come quello di Expo, dai molteplici aspetti: culturali, economici e sociali. Coordina l’incontro Mariangela Gerletti, giornalista di Varesenews e responsabile del progetto 141Expo.

Venerdì 14 (alle 18 al Teatro Santuccio di via Sacco, a Varese) ancora la narrazione di fatti e territori al centro del Barcamp condotto dal giornalista Marco Renzi, in cui si parlerà anche dell’esperienza di Campo Sud, fatta quest’estate: una settimana di incontro e di lavoro comune tra una parte della redazione di VareseNews e la redazione di Strill.it, il quotidiano online di Reggio Calabria per raccontare una città dalle molte sfaccettature.

Sempre venerdì 14 novembre, alle 21, parleremo di Expo ma in chiave varesina. La serata “141Expo: un comune per uno stato” (alle Ville Ponti alle 21) sarà l’occasione per presentare a un vasto pubblico il progetto di VareseNews  e per ascoltare dalla voce di dieci testimoni, provenienti da diverse realtà del mondo, storie legate al cibo.
Ognuno di loro, introdotto dal conduttore Pierre Ley (vero appassionato di cibo, dal profilo internazionale) racconterà una piccola storia, dove il cibo rappresenta un ricordo, una nostalgia o una speranza, spesso il legame tra il prima e il dopo, tra la vita nel paese di origine e quella nel nostro.  Una serata davvero Glocal, tra storie minime e grandi distanze colmate dalla memoria, con un filo conduttore che ci unisce tutti: il cibo.