Inceneritore, Farioli chiede ancora un incontro in Regione
Il sindaco lo chiede in una lunga lettera all'assessore Terzi, a Maroni e a Marsico. Il presidente della commissione ambiente si dice disponibile. In ballo il futuro del ciclo dei rifiuti per oltre 500 mila persone
Il sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli suona la campana dell’ultimo miglio per il futuro dell’inceneritore, quello dove una caduta potrebbe rovinare mesi e mesi di lavoro, oppure quello dove si alzano le braccia al cielo per festeggiare una vittoria. Busto Arsizio e i comuni del consorzio Accam, che gestisce l’impianto, ci sono arrivati dopo la lunga fase di studio del tavolo tecnico ma, come in preda alla confusione derivante dalla stanchezza, davanti al traguardo, nessuno sa più quale sia la linea d’arrivo: revamping parziale, fabbrica dei materiali, società unica che gestisca tutta la filiera dei rifiuti (LEGGI i diversi scenari). Gli unici ad aver individuato, a loro modo di vedere, come arrivare alla vittoria sono i 5 comuni che chiedono lo spegnimento dell’inceneritore e l’apertura di una fabbrica dei materiali ma il loro peso all’interno dell’assemblea dei soci non è tale da far pendere la bilancia dalla loro parte.
Sull’altro fronte c’è il presidente di Accam Roberto Antonelli che è a favore della ristrutturazione di almeno un forno dei due attivi nell’inceneritore borsanese (paventando il rischio di un crack societario che ricadrebbe sui comuni soci in caso di spegnimento dell’impianto) e, nel contempo, avviare la realizzazione della fabbrica dei materiali. Tacciono ufficialmente, ma spingono verso questa soluzione, i comuni "pesanti" nell’assemblea: Legnano in primis (che pensa di collegarsi all’inceneritore con la sua rete di teleriscaldamento), Gallarate che propone una ristrutturazione di un forno per andare avanti ancora qualche anno, Busto Arsizio che pensa alla questione occupazionale e, più in generale, a creare un’agenzia del rifiuto unica che tenga dentro i rami d’azienda dedicati di Agesp, Amsc e Amga.
L’assessore Terzi ha ribadito, ancora una volta, che a decidere dovrà essere il territorio ma che la linea politica della Regione non cambia: bisogna ridurre gli inceneritori partendo dallo spegnimento di quelli più vecchi e inquinanti (tra questi venne indicato quello di Busto Arsizio). Ecco che arriva, dunque, la lettera del sindaco bustocco Gigi Farioli alla Regione nella quale chiede un incontro al Presidente Maroni, all’assessore Terzi e al presidente della commissione Ecologia e Ambiente Luca Marsico confermando che, però, a decidere dovrà essere l’assemblea dei soci Accam entro e non oltre il 22 dicembre:
A stretto giro di posta arriva una prima risposta da parte di Marsico che risponde così:
Oggi siamo in presenza di uno scenario diverso sia in punto normativo che di scelte legate al futuro dell’impianto che è fra i più vetusti a livello regionale. Regione Lombardia ribadisce l’ impegno, di concerto con l’Assessorato all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, ad essere accanto al territorio e parimenti nel processo di valorizzazione della raccolta differenziata che vede già la Provincia di Varese avere percentuali fra le più virtuose a livello regionale. Va fatta, in questo senso, una profonda riflessione valutando la sostenibilità e competitivià anche del presunto revamping
Queste ultime due settimane, dunque, dovranno essere quelle decisive. L’ultimo miglio è arrivato ed è vietato sbagliare per evitare che le future generazioni debbano pagare gli errori della politica ancora una volta, sia dal punto di vista economico che da quello della salute.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
elenera su Ritrovata Efra, la cagnolina dispersa in Val Grande
Viacolvento su Il divieto serale di vendita e consumo di alcolici per strada a Varese diventa permanente
Fabio Rossi su Il divieto serale di vendita e consumo di alcolici per strada a Varese diventa permanente
Castegnatese ora Insu su Auto contromano nella rotonda di largo Flaiano a Varese, l'assessore: “Nuovi cartelli per evitare errori”
Albi.63 su A Pietro Broggi la borsa di studio della Famiglia Legnanese
Felice su Entro il 2025 Beko chiuderà gli stabilimenti di Comunanza e Siena. A Cassinetta taglierà i frigoriferi: 541 esuberi
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.