Cresce la passione per l’orto. E sarà più facile allacciarsi all’acquedotto
Rinnovate le concessioni per gli orti urbani di via Milano, di proprietà pubblica. Ma ora arriva anche un nuovo regolamento per rendere più facile il collegamento alla rete idrica
Gli orti in paese piacciono ai samaratesi. Orti "classici" o sociali, i piccoli spazi verdi coltivati tra le case si stanno diffondendo sempre di più nelle città della provincia, forse complice anche la crisi che ha fatto tornare di moda il fazzoletto di terra di cui prendersi cura e da cui trarre anche l’equivalente della spesa dall’ortolano. «L’iniziativa degli orti urbani, avviata dalla precedente amministrazione, ha avuto successo: dopo 4 anni il bando ha visto nuove assegnazioni e lo spazio è completo» spiega il sindaco Leonardo Tarantino. (nella foto: gli orti urbani di via Milano, all’ombra del Montevecchio).
La novità riguarda invece gli orti realizzati su terreni privati: fino ad oggi i coltivatori per passione hanno dovuto fare i conti con una limitazione non da poco, quella legata all’acqua. Il regolamento dell’acquedotto infatti impediva la possibilità di realizzare nuovi allacci alla rete idrica se non in presenza di edifici agibili o almeno che non fossero su aree comunali per servizi ("standard", come per gli orti urbani): una norma che ostacolava appunto l’uso di piccoli terreni agricoli che sono sì tra le case – e quindi con la rete dell’acqua a portata di mano – ma che non erano associati ad edifici. «In questi anni abbiamo sentito diversi cittadini che volevano creare orti ma si scontravano appunto con il regolamento che non prevedeva allacciamenti» spiega il sindaco Tarantino. «Il regolamento modificato in consiglio comunale permetterà di allacciare anche su terreni senza edifici, se c’è la rete idrica nelle vicinanze: può essere anche una risposta, in questo modo si aiuta la autoproduzione alimentare» (nella foto, terreno con orti privati a Verghera, a solo titolo di esempio). Come in molte altre realtà, anche a Samarate gli spazi verdi da coltivare diventano anche punto d’incontro sociale e possono servire a recuperare ad una funzione definita terreni rimasti incolti eppure all’interno della parte edificata del territorio della città.
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