La cartella di Equitalia ridotta dell’87%, primo caso in Lombardia
Il giudice Carmelo Leotta ha accolto la richiesta del legale di una donna che aveva ricevuto una cartella esattoriale da 86 mila euro, in base alla legge sul sovraindebitamento: "Cifra ridotta a 11 mila euro perchè cassintegrata"
Si paga in base alle proprie possibilità. Un principio semplice ma che in Italia non è mai stato applicato, se non in rarissimi casi. Uno di questi casi si è verificato di recente al Tribunale di Busto Arsizio dove una donna che aveva ricevuto una cartella esattoriale di Equitalia da 86 mila euro è riuscita ad ottenere una riduzione del quantitativo da pagare pari all’87%. Il giudiceCarmelo Leotta ha deciso che, in base al reddito della donna, la cifra giusta da pagare era di 11 mila euro.
Una vittoria importante per consumatori e piccoli imprenditori che apre nuovi scenari percoloro che si ritrovano cartelle esattoriali spropositate rispetto al proprio reddito. La causa vinta dall’avvocato della donna, Pasquale Lacalandra del foro di Milano (foto a destra), è sicuramente il primo caso in Lombardia di applicazione della legge 3 del 2012 che punta a risolvere le problematiche dei cittadinio verso finanziarie e banche attraverso la “Composizione della crisi da sovraindebitamento”, poco conosciuta ma che potrebbe dare un supporto concreto a chi è in difficoltà.. Ognuno paga secondo le proprie possibilità una volta provata la meritevolezza da parte del cittadino. In Germania, Francia e altri paesi europei seguono questo principio da 40 anni.
L’Italia lo ha recepito per ultimo ma i casi nei tribunali aumentano sempre di più. Sono tanti, infatti, i consumatori e piccoli imprenditori che, a causa della crisi, hanno visto peggiorare la loro situazione economica, non riuscendo più a far fronte ai debiti contratti. Per questi soggetti che non possono accedere a concordati preventivi e fallimentari, un aiuto arriva dalla sentenza del Tribunale di Busto Arsizio che ha applicato questa legge a ottobre dello scorso anno, approvando uno dei primi “Piani del consumatore” in Italia, consentendo ad una impiegata in cassa integrazione, di risolvere definitivamente una situazione debitoria complessa. Il debito di 86mila euro nei confronti di Equitalia è stato così ridotto a 11mila euro (-87%), un importo individuato in base alle attuali possibilità economiche della debitrice.
Il legale milanese, che negli ultimi mesi ha seguito diversi casi di sovraindebitamento tra cui la vicenda in questione, commenta: «La particolarità del piano omologato dal Tribunale di Busto Arsizio, oltre a essere uno dei primi in Italia, consiste nell’aver risolto una grave situazione debitoria causata da una cartella esattoriale Equitalia, che tra interessi e sanzioni ha raddoppiato l’importo iniziale dovuto. Una situazione che affligge in Italia moltissimi consumatori e imprenditori che hanno adesso uno strumento legislativo a loro tutela.”
Con la legge sul sovraindebitamento si è introdotta per la prima volta nell’ordinamento giuridico italiano la possibilità di instaurare una procedura con la quale consumatori ma anche piccoli imprenditori, possono proporre la ristrutturazione dei debiti (anche fiscali) ottenendo, qualora vi siano le condizioni, la riduzione dell’importo dovuto in base alle proprie capacità economiche.
«L’obiettivo della legge – prosegue l’Avvocato Lacalandra – è quello di dare l’opportunità ai debitori che si trovano in situazoni critiche di riacquistare un ruolo attivo nell’economia e nella società, senza restare schiacciati dal carico dell’indebitamento preesistente. E’ importante però valutare attentamente le condizioni per poter accedere alla procedura dato che il Tribunale competente dovrà esaminare sia la fattibilità del piano sia la meritevolezza del debitore».
Ecco cosa dicono le disposizioni in materia di composizione delle crisi da sovraindebitamento della legge n.3 del 27 gennaio 2012
– Cos’è il sovraindebitamento: è la situazione di squilibrio economico tra i pagamenti da effettuare e il patrimonio del debitore.
– Chi può attivare la procedura: le procedure riguardano i debitori non soggetti al fallimento (piccoli imprenditori, professionisti, privati in genere, ecc.). Il procedimento per la composizione delle crisi da sovraindebitamento permette di rivolgersi al tribunale con una proposta che, se accolta, diventerà vincolante per i creditori, anche se non si prevede il pagamento integrale di tutti i debiti.
– Tribunale competente: tribunale del luogo in cui il debitore ha la residenza o la sede
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