Amministrative: Sel chiama Pd: “Non si perda quest’occasione”
In una nota il circolo locale di Sinistra Ecologia e Libertà propone la ricerca condivisa di candidati capaci di gestire la città partendo da un percorso che coinvolga i cittadini
Forte di una vittoria elettorale alle europee dell’anno scorso che quasi ricalca i risultati nazionali (40%), il Pd Luinese cosa vuole fare per le prossime amministrative di maggio?
Se lo chiede il circolo locale di Sel, che in una lunga nota, oltre a elencare le "debolezze" della giunta Pellicini lancia un sasso nel già burrascoso stagno della politica locale in vista della prossima verifica elettorale.
"Partiamo dall’elencare solo alcune delle decisioni respinte dai consiglieri di minoranza “Luino futura” – scrivono Antonio Azzarito e Diego Intraina – che hanno caratterizzato, a detta anche di alcuni interni ed importanti esponenti della maggioranza, il dichiarato fallimento politico della Giunta Pellicini e a cui lo stesso Sindaco risponde, pensando e riducendo banalmente la questione dell’attività interna di un esecutivo all’approvazione di sparpagliate e condizionate trattande: tutte le decisioni sono state deliberate, anche dai congiurati (questo l’aggiungiamo noi), all’unanimità senza nessuna recriminazione: progetto di sistemazione lungo lago; viabilità di Creva; centro sportivo le Betulle; piano di governo del territorio; piano particolareggiato a Creva; regolamento deors; traffico lento e pista ciclabile; rinuncia al parco periurbano Bedea-Pau-Brughiere;rinuncia dell’istituzione del tavolo interpartitico proposto da S.E.L.
Su questi argomenti il gruppo di minoranza ha fatto una convinta e responsabile opposizione,
cercando però di non limitarsi al voto contrario ma presentando, a futura memoria, insieme a Sinistra Ecologia Libertà, analisi e proposte alternative, successivamente controfirmate dall’attuale dirigenza del Partito Democratico.
Ed è proprio a quest’ultimo interlocutore che Sel si rivolge chiedendo di "formare" le future figure dell’amministrazione comunale. Che strada seguire? Estrarre un nome dal "cappello del mago" o da logiche estranee al coinvolgimento dei cittadini?
«Allora ci richiediamo: i Dirigenti del Partito Democratico di Luino sono disposti a perdersi nell’apparenze invece di ricercare, nel mondo del reale, delle donne e degli uomini che possano aiutare noi a crescere come cittadini e un po’ anche loro come partito?» continuano Azzarito e Intraina nel loro ragionamento.
«Farsi derubare della dignità di un pensiero onesto segnerebbe l’avvenuta sconfitta dell’avventura del 40% del Partito Democratico di Luino alle ultime elezioni Europee.
Pertanto chiediamo al P.d. di iniziare una riflessione aperta con tutte le forze di centro-sinistra
sull’opportunità di iniziare da subito la costruzione di un percorso alternativo e innovativo partendo dal recupero di tutte quelle buone ed empatiche esperienze fatte in questi ultimi anni di politica locale». Finisce così il lungo comunicato stampa, non prima di proporre una sorta di road map: «Il primo atto sarà quello di valorizzare tutte le donne e gli uomini di buona volontà e di onestà intellettuale che hanno contribuito a rinforzare il pensiero politico di centro-sinistra nella città; nel secondo atto verificheremo l’utilità e la necessità di un possibile intervento e solo nel terzo atto ci occuperemo di individuare quegli strumenti che si riterranno più idonei per una presenza condivisa e attiva sul territorio».
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