Il caso Varese si fa grottesco: tornano Bettinelli e Ambrosetti

Assume risvolti al limite del grottesco e dell’imbarazzante la disgraziata stagione del Varese 1910. Dopo la contestazione di sabato pomeriggio, dopo il ko interno con il Bologna (1-3), la squadra e la società si preparano all’ennesima rivoluzione. Via il vicepresidente Imborgia, di fatto l’uomo forte di via Manin, e via pure mister Davide Dionigi, allenatore chiamato a sostituire Bettinelli per le ultime due partite disputate in cui i biancorossi non hanno fatto punti.
In pratica, una settimana dopo l’esonero di Bettinelli, la squadra tornerà al tecnico di Induno: l’ex bomber di Napoli e Reggina invece è stato invitato a fare i bagagli (speriamo che almeno gli siano state fatte delle scuse…). Con il "Betti" dovrebbe tornare anche Lele Ambrosetti nel ruolo di direttore sportivo: l’ex calciatore varesino era stato allontanato dopo il grave alterco con Beppe Cannella (i due erano venuti alle mani proprio dopo la partita con il Bologna all’andata), altro dirigente passato dal Varese e poi lasciato andare prima della fine del calciomercato invernale.
La squadra, che domenica non si è allenata contrariamente alle previsioni, tornerà in campo lunedì pomeriggio; sarebbero stati proprio i calciatori a chiedere il reintegro di Bettinelli. Una decisione che dovrebbe – condizionale d’obbligo – essere stata presa dal direttore generale D’Aniello, di fatto ultimo dirigente con potere decisionale rimasto sul ponte di comando.
Giova qui ricordare che i giocatori sono in gran parte quelli che dodici mesi fa inanellarono una serie di sette sconfitte consecutive per silurare l’allenatore di allora, Stefano Sottili, salvo poi salvarsi nella roulette russa dei playout. Ora dunque dovrebbe ricostituirsi la coppia Bettinelli-Ambrosetti, con cui il Varese riuscì a centrare una salvezza non scontata ai danni del ben più potente Novara. Ma a differenza di allora, non si vedono Pavoletti nella rosa biancorossa.